È stata la finale più giusta, quella con le squadre più forti e, alla fine, ha vinto quella che ha sbagliato di meno sulla lunga distanza. Se la Parmareggio Modena su gara secca (la finale di Coppa Italia) aveva stabilito che la strada per lo scudetto sarebbe passata sotto la Ghirlandina, così non è stato per la serie finale, dove Trento si è imposta per 3-1 e, soprattutto, ha fatto valere quel fattore campo che per tutta la stagione aveva caratterizzato il punto di forza della Diatec.
Una serie combattuta
Che non sarebbe stata una passeggiata lo si era capito già da gara uno della finale scudetto vinta dai trentini al tie break.
La Parmareggio si è rifatta ampiamente in casa, strapazzando per 3-1 gli avversari e provando il colpaccio in gara 3, di nuovo nella tana del lupo. Ma Trento in casa non ha mai perso quest'anno, Modena prova l'assalto alla diligenza, i set sono tutti tirati, ma il risultato è di 3-0.
Gelato il Palapanini 3-0
A questo punto era lecito aspettarsi per lo meno che lo scudetto venisse assegnato alla bella, ma così non è stato. La supremazia del gioco di Trento ha la meglio sui geminiani: nel primo set Modena corre, ma sul 20-20 un muro di Djuric realizza il sorpasso che porterà la Diatec sul 26-24. I gialli non si arrendono ma si comincia a capire che sarà dura, Trento infila parziali che tolgono il fiato guidata dall'entusiasmo del diciottenne Giannelli e finisce 25 a 20.
Nel terzo set si capisce che lo scudetto è già cucito sulla maglia della Diatec. Bruno e compagni non ci sono più con la testa, mentre la squadra di Stoytchev man mano che macina punti capisce che il sogno si sta realizzando. Difese impossibili permettono di recuperare palloni che si trasformano in punti che pesano come macigni.
Sul 24 a 19 Trento ha ben cinque match point, ma le basterà il primo: è scudetto numero 4, nella settima finale in otto anni.
Modena a testa alta
Per la Parmareggio è stata comunque una stagione positiva, la vittoria in Coppa Italia e la finale scudetto (che comporta l'ingresso in Champions League) hanno riportato la città emiliana nel posto che le compete, nell'olimpo del volley italiano.
La prima edizione della Supelega ha sicuramente entusiasmato appassionati e tifosi alzando il livello e regalando un campionato spettacolare. La finale Trento-Modena ne è la dimostrazione. Appuntamento alla Supercoppa per capire cosa aspettarci la prossima stagione.