Un commento sui social da parte di un tifoso interista la scorsa domenica diceva: "Milan e Inter stanno facendo di tutto per evitare i preliminari di Europa League". Era chiaramente un tweet ironico, a sottolineare come le due compagini milanesi non stiano facendo del loro meglio per la qualificazione diretta alla seconda coppa europea, ma anzi si stiano quasi "impegnando" a restare addirittura fuori dai turni preliminari.

EA7 baloncesto capital

A difendere i colori e l'orgoglio milanese è rimasto il Basket, con l'Olimpia, invero imperfetta, a dominare il panorama tricolore chiudendo la regular season al primo posto, dopo aver vinto la Coppa Italia lo scorso febbraio.

Ma dopo essere arrivata ultima in Eurolega. Squadra costruita per dominare, per lo meno in serie A, l'EA7 ha costruito il proprio primato giocando col pilota automatico, potendoselo permettere da un lato per l'enorme budget a disposizione, dall'altro per la scarsità di un effettivo contraltare; oltre a godere dei favori mediatici in virtù di una necessità del movimento cestistico, di disporre di un Alfa.

Europa vera faccia della medaglia

Il campo internazionale ha detto però un'altra cosa. Fatto sta che l'ultimo posto in regular season del nuovo format europeo stride e non poco con quello che si vede al di qua delle Alpi. Ma è il sinonimo dell'andazzo del basket italiano nonostante Venezia, la più papabile ad arrivare seconda, abbia fatto una stagione di Champions League di tutto rispetto arrivando in final four.

Ma il resto è poca cosa e l'Olimpia, i playoff scudetto che vanno a incominciare, per perderli può solo impegnarsi al pari di Milan e Inter.

Gli altri in provincia

E ora che il derby della Mole torna a interessare più di quello della Madonnina, e ora che proprio Torino si è riaffacciata sul basket (italiano) che conta, l'impressione è che Milano stia mollando la presa di capitale morale per lo meno nello sport.

A Pallavolo gli scudetti mancano da sempre sia a livello maschile che femminile; la Powervolley milita in Superlega ma ne è il fanalino di coda, anche se sembra che con l'ingaggio di Andrea Giani come allenatore si voglia cambiare la tendenza. Ma le squadre forti in Lombardia sono a Busto Arsizio (A1 femminile) e Monza (A1 maschile e femminile).

Il rugby, dopo i fasti della polisportiva Mediolanum negli anni '90 è scomparso dai radar, e i lombardi si affidano a Calvisano e Viadana anche se, pare, l'intenzione sarebbe di portare una franchigia del Pro12 proprio sotto la madonnina. Ma se ne parla più o meno da quando è iniziata l'avventura italiana in quella che è meglio conosciuta come Celtic League. E sono 7 anni, un po' meno di quelli passati da quando anche l'Hockey su ghiaccio, ha perso la cittadinanza milanese.