Tadej Pogačar ha regalato un'altra epica e spettacolare giornata di ciclismo al Giro delle Fiandre, conquistando per la seconda volta la classica dei muri. Il fuoriclasse sloveno ha entusiasmato con una serie di attacchi che hanno costretto alla resa uno dopo l'altro tutti gli avversari. L'affondo decisivo è arrivato all'ultimo passaggio sull'Oude Kwaremont, dove Van der Poel ha ceduto, dando il via all'assolo irresistibile del campione del mondo. La corsa ha regalato anche una bella reazione di Wout van Aert e di tutta la Visma, che ha interpretato bene questo Fiandre con un bel gioco tattico di squadra, ma non è stata premiata con il podio VDP è stato condizionato da una caduta avvenuta nelle fasi centrali, ma ha dovuto soccombere per la seconda volta, con le stesse modalità, all'attacco di Pogačar sull'Oude Kwaremont, proprio come due anni fa.
Sul secondo gradino del podio è salito Mads Pedersen, protagonista di una corsa solida e più ragionata del solito. Nell'immediato dopo corsa, Pogačar ha già dato appuntamento a domenica prossima per la Roubaix, con il suo debutto attesissimo. "Con questa forma posso vincere anche a Roubaix", ha rilanciato il campione del mondo.
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Fiandre, Ganna anticipa insieme a Trentin e Ballerini
Il Giro delle Fiandre è andato in scena in una splendida giornata di sole. Nelle fasi iniziali si è formata in testa una fuga di otto uomini, tra cui Romele e Haller. La corsa si è assestata in attesa dell'inizio della sequenza dei muri, che ha portato a un aumento della velocità, con una lotta sempre più intensa per tenere le prime posizioni del gruppo.
Questo ha innescato diverse cadute e anche Mathieu Van der Poel è stato coinvolto in un incidente.
Il fuoriclasse olandese è ripartito senza apparenti problemi, ma è stato costretto a recuperare un minuto di ritardo con l'aiuto di qualche compagno. In questa fase convulsa, Pogačar ha visto cadere tre suoi compagni, Politt, Narváez e Wellens. La corsa si è poi accesa grazie a una bella serie di attacchi delle squadre avversarie di VDP e Pogačar. Si è così composto un bel gruppetto con anche Ganna, Trentin, Ballerini, Benoot e Küng, che hanno ripreso i fuggitivi della prima ora. La Alpecin ha inserito nell'azione Quinten Hermans, e la UAE è stata così costretta a spendere tutti i suoi corridori per organizzare l'inseguimento.
Sull'Oude Kwaremont iniziano gli scatti di Pogačar
La corsa è poi esplosa definitivamente nel secondo passaggio sull'Oude Kwaremont, dove Pogačar, ormai senza squadra, è partito deciso all'attacco, trovando la reazione di van Aert, Jorgenson, Pedersen e Van der Poel, protagonista di una straordinaria rimonta in slalom tra gli altri corridori. I Visma non hanno però collaborato e così Van der Poel e Pogačar hanno provato ad andarsene da soli sul Paterberg e ancora sul Koppenberg.
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I due favoriti sono così rientrati sulla testa della corsa, ma anche Pedersen, Stuyven e i Visma con van Aert e Jorgenson sono riusciti a riagganciarsi formando così un gruppetto di tredici corridori.
Pogačar ha insistito nella sua tattica tutta d'attacco, piazzando una nuova serie di scatti fino a sganciarsi con Van der Poel e Pedersen sul Taaienberg. Non pago, il campione del mondo ha aggredito anche il Kruisberg, costringendo alla resa Pedersen, che è stato ripreso da van Aert e Stuyven. Nella fase di avvicinamento all'Oude Kwaremont c'è stato però l'ennesimo rientro di van Aert, Pedersen e Stuyven.
L'Oude Kwaremont ha però chiarito definitivamente i valori in campo, con Pogačar che ha impresso l'accelerazione decisiva portando Van der Poel oltre il limite e costringendolo alla resa. Il campione del mondo ha così iniziato la sua entusiasmante cavalcata vincente, continuando ad aggredire il Paterberg e a volare verso l'arrivo trionfale di Oudenaarde, dove ha colto la sua seconda vittoria al Fiandre.
Con una lunga volata, Pedersen ha superato Van der Poel e van Aert per il secondo posto, mentre più indietro, Filippo Ganna ha trovato le energie per sprintare dopo essere stato raggiunto dal gruppo. Il piemontese ha così chiuso all'ottavo posto una corsa interpretata bene, con coraggio e una strategia interessante.
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Pogačar: 'Orgoglioso della squadra'
Nell'immediato dopo corsa, Pogačar ha parlato più della squadra che della sua impresa. La UAE Emirates si è trovata un po' in difficoltà a causa di una serie di cadute, ma ha saputo reagire con particolare motivazione.
"Non potrei essere più orgoglioso della squadra", ha dichiarato il campione del mondo. "Certo che il mio obiettivo oggi era vincere. Ma farlo è super difficile. Ce l'abbiamo fatta, nonostante tutta la sfortuna di oggi. Alla fine è andato tutto bene e sono così incredibilmente orgoglioso e felice di poter vincere questa gara con la maglia iridata. La squadra continua sempre a combattere, anche quando le cose non vanno bene", ha continuato Pogačar, dando già l'appuntamento alla prossima sfida, la Parigi-Roubaix di domenica prossima.
"Con questa forma penso che posso provare a vincere anche la Roubaix", ha concluso il campione del mondo.