Otto anni dopo il trionfo al Master di Augusta, il 39enne statunitense Zach Johnson, membro fisso della squadra a stelle e strisce di Ryder Cup, torna a vincere un torneo Major, e vi riesce nello storico Old Course di St.Andrews, dopo un'avvincente quarta giornata, eccezionalmente disputata di lunedì a causa del vento fortissimo che ha condizionato il sabato di gara.
Lo score conclusivo di -15 è valso il playoff per Johnson, l'australiano Marc Leishman e il sudafricano Louis Oosthuizen, già vincitore in terra scozzese nel 2010. A questo terzetto non è riuscito ad aggiungersi per solo un colpo il numero due del mondo Jordan Spieth, che paga carissimo il bogey alla famosa buca 17 e vede svanire così ogni possibilità di realizzare uno storico Grande Slam, chiudendo al quarto posto assieme all'australiano Jason Day, sempre a ridosso dei migliori, ma mai capace di piazzare la zampata decisiva nel momento che conta.
Nelle quattro buche di spareggio si è subito delineata la sfida tra Johnson ed Oosthuizen, decisa dal mancato birdie all'ultima buca del sudafricano, visto che Leishman, forse mentalmente provato dalla concreta occasione gettata al vento nel corso della giornata, ha subito mollato con un bogey alla prima extra-hole.
Tra i grandi delusi di questo British Open 2015 spicca lo sconsolato Tiger Woods, che non ha superato il taglio. L'ex dominatore del golf mondiale deve trovare l'umiltà di cambiare la propria programmazione, disputando qualche torneo minore per capire se ci sono chances di poter tornare al vertice o meno.
Ricordiamo che, invece, il numero uno del mondo Rory McIlroy non ha preso parte all'evento per un banale infortunio rimediato giocando a calcio con gli amici.
Migliore degli italiani è stato il solito Francesco Molinari, che ha chiuso in 40a posizione.
Con questa affermazione Zach Johnson, che non sollevava un trofeo dal lontano 2010, torna a ridosso della top-10 mondiale, stabilendosi alla dodicesima posizione e proponendosi tra i favoriti del prossimo PGA Championship, quarto ed ultimo major stagionale.