Una settimana fa, dopo il trionfo Ferrari a Singaporee le difficoltà della Mercedes con Rosberg quarto al traguardo e Hamilton ritirato, il Mondiale di Formula 1 sembrava in procinto di riaprirsi. A sette giorni di distanza, però, è arrivata la risposta perentoria della Mercedes e soprattutto del campione del mondo in carica che, scattato dalla seconda casella della griglia di partenza, ha beffato il compagno di squadra Rosberg al semaforo verde, è passato al comando e ha dominato il Gp del Giappone, chiudendo una volta per tutte il discorso legato al titolo iridato.
La Ferrari può essere soddisfatta con Vettel che arriva a ridosso di Rosberg, secondo, superato dal pilota tedesco solo grazie alla strategia Mercedes. Ancora una volta regala spettacolo Max Verstappen, "enfant prodige" di questa Formula 1. Ma vediamo, nel dettaglio, le pagelle dei migliori e peggiori protagonisti della gara.
Pagelle Gp Giappone: Hamilton imprendibile, Verstappen samurai, Rosberg arrendevole
Non si può evitare di dare la palma del migliore al campione inglese, che ancora una volta fa capire al compagno di squadra, Rosberg, chi comanda all'interno del team.
Hamilton 10: Parte in prima fila, poco dietro Rosberg che si trova in pole position. Al via è molto più aggressivo del compagno di scuderia, e lo supera in curva senza fare troppi complimenti.
Conquistata la leadership, scappa via e torna ad essere imprendibile per chiunque, spegnendo qualsiasi velleità di rimonta mondialeper gli avversari.
Vettel 9: Al termine della gara, via radio ha pronunciato un "I'm sorry" che lascia intendere quanto il pilota tedesco corra sempre per vincere e dare il meglio di sé. Dopo il trionfo di Singapore, continua a confermarsi "angelo custode" delle Mercedes: prova a stare col fiato sul collo alla scuderia tedesca, parte bene, si piazza secondo, e Rosberg riesce a sopravanzarlo soltanto grazie alla strategia ai box.
Verstappen 8: Campioncino in erba. Regala l'ennesima rimonta e spettacolo. In griglia, anche a causa di una penalizzazione, scatta dalla 17^ casella, ma poco importa: grinta, talento, e sorpassi gli consentono di arrivare 9°, dopo l'ennesimo smacco al compagno di scuderia, Sainz, superato in pista senza lasciargli la possibilità di reagire.
Raikkonen 7: Il pilota finlandese, anche se non riesce mai ad attaccare il podio, porta a casa un'ottima gara, costante, e grazie alla sua esperienza riesce anche a sopravanzare Bottas.
Lotus Mercedes 7: Un applauso va a tutta la scuderia e ai piloti, Grosjean e Maldonado. Nonostante le difficoltà economiche e la ricerca di un acquirente (Renault?) il team non perde la concentrazione, i piloti si dimostrano maturati rispetto al passato e portano a casa un 7° e 8° posto (Grosjean davanti a Maldonado) e punti che potrebbero risultare determinanti per il futuro.
Alonso 6: Di stima. Nella prima parte di gara lotta e cerca di restare aggrappato ad una 10^ posizione che per la Mc Laren di quest'anno sarebbe stata "miracolosa".
Purtroppo, alla distanza, le difficoltà della monoposto anglo-giapponese non gli consentono di resistere agli attacchi degli avversari e giunge 11°. Coraggioso.
Bottas 5: Partito in 3^ posizione, non riesce a confermarsi. Il finlandese della Williams è molto bravo nelle qualifiche, ma ha ancora il difetto di perdersi in gara. Al traguardo giunge 5° e sicuramente non sarà soddisfatto.
Red Bull Renault 4: Bocciata su tutta la linea. Reduce dalla bella prestazione di Singapore, la Red Bull sprofonda nuovamente nell'anonimato. Ricciardo, per problemi tecnici, non può confermare la 7^ casella in griglia di partenza e non accenna mai alla rimonta. Kvyat lotta, ma il 13° posto finale lascia intendere quanto sia grigia questa Red Bull.