Attesa o osteggiata, la candidatura alle Olimpiadi 2024 di Romacontinua a far discutere. In un incontro all’Università di Tor Vergata, il presidente del Coni, Giovanni Malagò e il presidente del comitato promotore Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo, hanno rivelato alcune novità riguardanti le gare olimpiche di ciclismo e fatto il punto su altre iniziative riguardanti il progetto di candidatura. Ma in attesa del’assegnazione che avverrà nel 2017, sono sempre alti i timori per le spese che potrebbero finire fuori controllo.

Il ciclismo ai Fori Imperiali

Malagò ha individuato i luoghi chiave per il Ciclismo alle Olimpiadi di Roma 2024: il velodromo sarebbe costruito a Tor Vergata, all’interno del parco dove sorgerà il Villaggio Olimpico. Potrebbe essere una struttura temporanea. Per la prova su strada si parla di un suggestivo arrivo in via dei Fori Imperiali, come già avvenuto in alcune edizioni della Roma Maxima, la classica che ha preso il posto del Giro del Lazio, ma che quest’anno non è stata organizzata. L’idea di legare le Olimpiadi al patrimonio culturale della città è stata ripresa da Montezemolo, che vorrebbe ogni sera nel Colosseo una festa con tutti i vincitori delle medaglie. A chi ha dubitato delle capacità di organizzare un evento come le Olimpiadi senza sprechi e costi moltiplicati, Montezemolo ha annunciato la nomina di un comitato di garanti.

Opportunità e timori sulle Olimpiadi di Roma 2024

Inutile negarlo, però: anche se Montezemolo garantisce trasparenza assoluta per la gestione dei soldi pubblici da investire sulle Olimpiadi, il timore di una lievitazione della spesa fuori da ogni controllo è grande. Il progetto iniziale prevede una spesa vicina ai 10 miliardi di euro per realizzare gli impianti, le infrastrutture e tutto quello che servirà per far girare l’Olimpiade romana.

Ma basti pensare che una cifra simile era stata inizialmente prevista anche alle Olimpiadi invernali di Sochi dello scorso anno, salvo poi trovare un conto finale superiore ai 50 miliardi. Meglio era andata a Londra 2012, l’unica Olimpiade dei tempi recenti capace di chiudere più o meno in pareggio il suo bilancio. Malagò ha ostentato grande ottimismo, sia a proposito della buona riuscita della candidatura (assegnazione prevista nel 2017), sia del progetto a livello economico, che potrebbe garantire decine di migliaia di nuovi posti di lavoro.