Il Giro d’Italia in Giappone? Si potrebbe fare, ma certamente non nel 2017. E’ quanto risponde il direttore del Giro, Mauro Vegni, alle indiscrezioni riportate da un giornale belga che parlava di un accordo già raggiunto per portare la corsa rosa nel paese del Sol Levante. In realtà l’ipotesi Giappone sarebbe suggestiva e con risvolti commerciali rilevanti, ma l’organizzazione comporterebbe notevoli difficoltà, da non poter essere risolte in tempi così brevi.
Più tempo per il Giro in Giappone
Mauro Vegni non esclude però il progetto futuro di una partenza del Giro d’Italia in Giappone.
“E’ una cosa che non si può fare nel 2017, servono accordi con le squadre e la Federazione, ci vuole molto tempo”. Il Giro d’Italia 2017 sarà poi l’edizione numero 100 e per questo Vegni immagina una corsa speciale, molto italiana, dopo che l'edizione 2016 visiterà l'Olanda e la Francia: “Mi piacerebbe un Giro che resti in Italia per celebrare la centesima edizione”,ha spiegato Vegni, che però lascia porte aperte per tutti riguardo al futuro: “Ricevo proposte da ogni parte, dall’America, dal Medio Oriente. Ma serve un sacco di tempo per pianificare una corsa del genere, il 2017 è troppo presto. Già quest’anno ho dovuto spingere al massimo per avere un giorno di riposo in più per poter tornare dall’Olanda. Per tornare dal Giappone ne servirebbero almeno due”.
Il progetto giapponese
Il giornale belga Sport Voetbalmagazine, ha dato numerose informazioni su questo progetto di portare in futuro il Giro d’Italia in Giappone, sostenendo che entro la fine dell'anno ci sarà un incontro tra la Federazione e RCS Sport per definire i dettagli dei giorni di viaggio necessari.
La corsa rosa inizierebbe nel paese del Sol Levante restando per quattro tappe. Una sarebbe con l’arrivo in salita sul Monte Fuji. Il giro d’affari sarebbe impressionante, sui 35 milioni di euro, garantiti dagli sponsor giapponesi. RCS Sport, la società organizzatrice del Giro d'Italia, riceverebbe circa 15 milioni di euro.
Le squadre avrebbero un rimborso di circa mezzo milione di euro ciascuna. Cifre davvero importanti che potrebbero far superare i problemi organizzativi di una trasferta così lontana e inedita per il Ciclismo.