Adriano Malori continua nella sua lotta in un ospedale argentino dopo la terribile caduta avvenuta nella quinta tappa del Tour de San Luis. Le sue condizioni sono migliorate ed è questa la notizia più importante che arriva dall’Argentina. Ma sull’incidente che ha rischiato di spezzare la sua vita emergono interrogativi inquietanti. La caduta non sarebbe stata innescata da una buca della strada che ha fatto perdere il controllo della bici al corridore, ma da un malore.
Danni non compatibili con la caduta
Adriano Malori è caduto nella quinta tappa del Tour de San Luis, mentre si trovava nelle primissime posizioni del gruppo.
Il corridore della Movistar è caduto in un tratto rettilineo in cui il gruppo stava procedendo allungato e a forte velocità. Malori è stato il primo a cadere, innescando poi un groviglio terribile con decine di corridori ammucchiati per terra. La caduta era stata motivata con le pessime condizioni del manto stradale. Un solco, una buca, in cui il corridore parmense avrebbe messo la ruota perdendo così il controllo della sua bicicletta. Invece, secondo i medici, i danni cerebrali rilevati non sarebbero compatibili con l’impatto sull’asfalto, ma anzi sarebbe il contrario. Un malore, determinato da un’anomalia congenita al cervello, avrebbe causato la perdita di coscienza e la caduta del corridore.
Fortunatamente Adriano Malori ha reagito in maniera molto positiva alle cure, superando una fase molto critica. Non è ancora in grado di parlare, ma puòriconoscere le persone e la situazione si sta evolvendo in modo positivo. Ora Malori sarà trasferito in un ospedale di Buenos Aires con un aereo medicalizzato per continuare la sua corsa più importante.
Intanto dalla conferenza stampa di fine corsa, un commosso Nairo Quintana ha lanciato il suo augurio allo sfortunato compagno di squadra: “Dedichiamo la nostra corsa ad Adriano, sperando che possa rispondere al trattamento. Ho un grande affetto per lui, mi ha accompagnato in molte corse, al Giro, al Tour. Non vedo l’ora di toccargli le mani e dargli il mio sostegno”.