Durante una corsa di ciclismo si può cadere affrontando una curva troppo forte, o per un contatto con un altro corridore. Situazioni che capitano spesso durante le corse. Molto particolare è stato invece l’episodio che ha visto come protagonista l’australiano Adam Hansen. Il corridore della Lotto è caduto durante la quinta tappa della Parigi Nizza, mentre affrontava un tratto di ripida salita che ha intruppato il gruppo. Alcuni corridori hanno messo piede a terra e Hansen è caduto quasi da fermo cozzando con un corridore in difficoltà: una caduta per eccesso di lentezza!

Hansen, che caduta strana

L’australiano Adam Hansen è noto nel mondo del ciclismo soprattutto per le sue qualità di stakanovista del pedale. Dalla sua partecipazione alla Vuelta Espana del 2011 non ha più perso un grande giro, senza mai ritirarsi e vincendo anche due tappe. Quest’oggi alla Parigi Nizza, nella tappa che affrontava anche il Mont Ventoux nelle fasi iniziali, Adam Hansen si è fatto notare invece per uno strano episodio di tutt’altro genere.

Il gruppo stava affrontando la Cote de la Roque d’Antheron, una salita breve ma con punte di pendenza fino al 20% e con una carreggiata molto stretta. Le pendenze estreme della rampa hanno messo in evidente difficoltà alcuni corridori. Nelle retrovie il gruppo si è praticamente bloccato in uno dei passaggi più impegnativi, con corridori che sono stati costretti a mettere piede a terra.

Con una velocità ormai prossima allo zero Adam Hansen è andato a urtare contro la bici di un corridore fermo. L’australiano è finito così a terra, una caduta che non gli ha arrecato particolari danni ma che è stata davvero curiosa. Hansen ha poi ripreso la corsa, arrivando in un gruppo di ritardatari che ha concluso la tappa ad oltre dieci minuti dal vincitore Alexey Lutsenko. Il kazako è stato protagonista di un bell’assolo nel finale di corsa, con Kristoff che ha vinto la volata del gruppo inseguitore davanti a Matthews, ancora al comando della classifica generale quando al termine mancano le due tappe più impegnative.