Ancora un incidente con una moto che va a colpire un corridore. E’ successo anche alla Parigi Roubaix, durante l’attraversamento della Foresta di Arenberg. In gruppo si è verificata una caduta e una moto che seguiva da vicino i corridori è finita addosso ad Elia Viviani che si trovava nella parte terminale del plotone. Per fortuna per il corridore italiano della Sky non ci sono state conseguenze particolarmente significative, anche se l’incidente ha riacceso molti dubbi sulla sicurezza nel Ciclismo professionistico.

L’incidente a Elia Viviani

La corsa era già entrata nel vivo, spezzata da una caduta ad oltre 110 km dall’arrivo, quando i corridori sono entrati nella Foresta di Arenberg.

Elia Viviani si trovava nelle retrovie del gruppo in cui pedalavano anche Peter Sagan e Fabian Cancellara, i due grandi favoriti della corsa rimasti attardati. Il pavè della Foresta di Arenberg ha mostrato tutta la sua spietata durezza: una caduta ha coinvolto diversi corridori in un groviglio da vero Inferno del Nord. Nelle ultime posizioni del gruppo Elia Viviani stava rallentando sopraggiungendo nel punto della caduta, con il pavè quasi interamente occupato dai corridori finiti a terra. Ma mentre il veronese si stava fermando una moto è scivolata andando a colpire il malcapitato corridore che è finito contro le transenne a bordo strada. Un incidente da brividi come si vede dal video postato sui social network da uno spettatore, ma che per fortuna ha lasciato a Viviani conseguenze molto lievi.

Una moto troppo vicina?

Elia Viviani è stato costretto al ritiro ed è stato portato in ospedale, da dove sono giunte notizie confortanti sul suo stato di salute.

“Sembra tutto a posto non è niente di grave” ha dichiarato il Ds del Team Sky ed ex vincitore della Parigi Roubaix, l’olandese Servais Knaven. Dall’alto della sua esperienza costruita in sedici partecipazioni alla Parigi Roubaix, Knaven pone qualche dubbio sull’operato delle moto in corsa, soprattutto in passaggi molto pericolosi come quello della Foresta di Arenberg: “Quando si entra nella Foresta di Arenberg non ci dovrebbero essere moto vicino ai corridori” ha sentenziato Knaven.