Chi si aspettava Mathew Hayman come vincitore della Parigi Roubaix 2016? La classica del pavè è stata segnata da un’incredibile serie di colpi di scena che hanno messo ai margini della corsa i grandi favoriti Sagan e Cancellara. Una corsa imprevedibile, vibrante e drammatica, con Hayman che è andato a vincere dopo essere entrato nella prima fuga di giornata e battendo in volata Tom Boonen.
Una Parigi Roubaix sorprendente
In una bella giornata di sole la Parigi Roubaix ha vissuto già nelle fasi centrali dei momenti decisivi, ancora prima del passaggio dalla Foresta di Arenberg, tradizionalmente il primo snodo cruciale della corsa.
A causa di una caduta a 115 km dall’arrivo il gruppo si è spezzato in più tronconi. E’ stato l’episodio decisivo. Sagan e Cancellara si sono fatti trovare un po’ indietro e la prima parte del plotone è volata via sotto la spinta di Tony Martin. Davanti si sono ritrovati Boonen, Vanmarcke, Boasson Hagen, Stannard, Rowe e a tutti non è parso vero di potersi togliere di mezzo i due grandi favoriti della vigilia.
Sagan è rimasto senza compagni, Cancellara ha trovato un grande Stuyven ad aiutarlo per poi dare l’assalto in prima persona a 60 km dall’arrivo. Ma il campione svizzero è scivolato rovinosamente in uno dei tratti di pavè più difficili e fangosi, quello di Mons en Pevele, perdendo così ogni opzione.
Ed anche Sagan dopo aver continuato la sua rincorsa per un po’ ha dovuto alzare bandiera bianca.
Hayman nega il pokerissimo a Boonen
Il gruppetto di Boonen è andato a raggiungere i fuggitivi della prima ora, tra cui Mathew Hayman. Anche la Lotto Jumbo di Vanmarcke e la Sky di Stannard hanno dato grande impulso all’attacco, finché gli uomini in nero non hanno visto finire a terra a poche curve di distanza sia Puccio che Moscon. Ma da dietro più nessuno è riuscito a rientrare.
Sono stati il Campins en Pevele e il Carrefour de l’Arbre, i tratti di pavè più impegnativi del finale di corsa, a ospitare la battaglia tra i superstiti. Vanmarcke è partito con una grinta pazzesca, ma non è riuscito a guadagnare più di una cinquantina di metri e finito il pavè Boonen, Boasson Hagen, Stannard sono rientrati, con Hayman che dopo essere sembrato in netta difficoltà è riuscito anche lui a riagganciarsi.
E il finale ha servito la sorpresa più incredibile. Dopo una battaglia di scatti al limite delle energie, Boonen è riuscito ad avvantaggiarsi, ma Hayman l’ha raggiunto e saltato trovando energie insospettabili.
Allo stremo delle forze, in un finale vibrante, anche Vanmarcke, Boasson Hagen e Stannard si sono riaccordati all’ingresso del velodromo. Ma Hayman ha chiuso alla grande con una volata tutto di testa che non ha lasciato scampo a Boonen e Stannard, con Vanmarcke e Boasson Hagen fuori dal podio. Alla quindicesima partecipazione, a quasi 38 anni, per Hayman è un successo incredibile. Per Boonen grande amarezza dopo aver accarezzato il sogno della quinta vittoria mai raggiunta da nessuno alla Parigi Roubaix.