Nella notte italiana tra il 23 e il 24 giugno, mentre negli Stati Uniti si svolgeva l’edizione del Draftdi quest’anno, è stato reso pubblico l’accordo per il trasferimento di Marco Belinelli dai Sacramento Kings agli Charlotte Hornets in cambio della ventiduesima scelta assoluta al Draft 2016, concretizzatasi in Malachi Richardson. Il ragazzo da San Giovanni in Persiceto è approdato così alla corte di Michael Jordan, proprietario della franchigia di Charlotte.
Questa sarà per lui la settima esperienza in squadre del massimo campionato di basket, dopo essere stato scelto nell’edizione del Draft del 2007 dai vice-campioni della stagione 2015-2016, i Golden State Warriors.
Da Sacramento a Charlotte
Belinelli lascia una squadra con una situazione di spogliatoio molto complessa che ha impedito ai giocatori di esprimersi ai loro migliori livelli per raggiungere l’obiettivo stagionale; noti erano infatti i contrasti tra il coach George Karl e la stella della squadra DeMarcus Cousins.Nella sua nuova avventura con gli Hornets, le possibilità di vederlo partire in quintetto o come sesto uomo, ruolo nel quale ha comunque dimostrato di esprimersi a livello altissimo come nella sua precedente esperienza a San Antonio, sono elevate.
Infatti, nella nuova franchigia è in corso una ricostruzione che vede la possibile partenza in free agent di Al Jefferson e Nic Batum.In attesa di conoscere i nuovi arrivi nella squadra, Belinelli ha la certezza di giocare al fianco di un playmaker di altissimo valore come Kemba Walker,guidati dall’esperienza del coach Steve Clifford.
Il tutto supervisionato dal mito del basket mondiale Michael Jordan, socio di maggioranza e presidente della squadra che gioca le sue partite alla “Time Warner Cable Arena” di Charlotte.L’accordo verrà ufficializzato a luglio per ragioni economiche; infatti nello scambio dovrà essere aggiunto un giocatore ma ormai sembra tutto già stabilito.Nella speranza di vederlo tornare ai livelli delle stagioni in cui vinse “titolo e gara del tiro da tre” facciamo i migliori auguri al “Beli”.