Non è cominciato nel modo migliore il Tour de France di Alberto Contador. Il fuoriclasse spagnolo, uno dei principali rivali del favorito numero uno Chris Froome,è finito per terra nel corso della prima tappa, ad un’ottantina di chilometri dall’arrivo. Contador è riuscito a rialzarsi prontamente e a rientrare in gruppo, pur dovendo ricorrere poi alle cure della macchina del medico per una ferita alla spalla destra.

Contador, il Tour comincia con una caduta

La velocità sostenuta, il vento laterale e la consueta bagarre che si crea sempre al Tour de France, ed ancor di più nelle prime tappe, hanno reso stressante anche una tappa come quella di Utah Beach che non presentava nessuna difficoltà altimetrica.

Al km 107, a circa un’ottantina dall’arrivo, è rimasto vittima della situazione anche Alberto Contador. Il fuoriclasse spagnolo si trovava nelle prime posizioni del gruppo insieme ai compagni di squadra, quando è finito per terra affrontando una curva a destra con un insidioso spartitraffico centrale. Contador si è prontamente rialzato ed è ripartito, pur con una evidente abrasione alla spalla destra. Il corridore è stato curato alla macchina del medico di corsa e poi ha dovuto cambiare una scarpa, evidentemente danneggiata nella caduta. Poi è tornato in gruppo risalendo le posizioni insieme ai compagni. Le condizioni di Contador non sembrano destare particolari preoccupazioni, anche se saranno valutate nel dopo tappa.

Tour de France, vento e bagarre

Il Tour de France è iniziato con le consuete insidie. Come da previsioni, il vento ha soffiato forte fin dalle battute iniziali, anche se per fortuna il sole ha lasciato il posto alle minacciose nuvole che non promettevano nulla di buono. Dopo l’avvio dal suggestivo scenario di Mont Saint Michel la corsa ha trovato subito diversi corridori pronti all’attacco fin dal chilometro zero.

Davanti si sono raggruppati Paul Voss, che ha preso i punti per vestire la maglia a pois per poi essere ripreso dal gruppo, Jan Barta, Anthony Delaplace, Alex Howes e Leigh Howard. Il gruppo però non ha lasciato spazio, tornando ben presto sotto il minuti di distacco per non rischiare il vista dello sprint finale.