Sotto la pioggia di Rio de Janeiro si è aperta la quindicesima edizione delle paralimpiadi. La cerimonia di apertura davanti a ottantamila spettatori ha riservato momenti emozionanti e colpi di scena. Uno spettacolo di colori e di suoni in stile brasiliano. Un'allegria travolgente ha caratterizzato i vari momenti della manifestazione. Ma lo spettacolo vero l'hanno offerto gli atleti che hanno abbattuto le barriere ed hanno liberato le loro emozioni al Maracanà.

Ostacoli superati grazie ad importanti innovazioniLa cerimonia d'apertura ha reso omaggio alla storia: dalla sedia a rotelle agli altri mezzi che hanno permesso ai disabili di migliorare la qualità della vita. Nella maggior parte dei casi ha trionfato la forza di volontà e la voglia di dimostrare che non esistono diversità. Il Brasile ha messo in mostra le sue bellezze: spettacolare la rappresentazione della spiaggia di Copacabana sul manto erboso del Maracanà.

Martina Caironi incanta il mondo

Toccante l'esecuzione dell'inno nazionale da parte dell'artista brasiliano João Carlos Martins. Applausi a scena aperta con la bandiera del Brasile che prende forma sul rettangolo verde.

Poi è toccato alle delegazioni entrare in scena: tra le rappresentative nazionali spiccava l'assenza della Russia per le problematiche legate al doping. Germania, Cina, Gran Bretagna e Stati Uniti si contenderanno la leadership del medagliere, con gli asiatici super favoriti. La portabandiera Martina Caironi ha guidato la delegazione azzurra: la fuoriclasse azzurra proverà a ripetere le imprese di Londra 2012 e a rimpinguare il suo bottino olimpico.

Clodoaldo Silva accende la fiamma olimpica

Record di partecipanti per l'Italia, che spera di poter migliorare il risultato conseguito quattro anni fa. Di sicuro gli azzurri hanno già vinto la medaglia d'oro della solidarietà. La travolgente allegria di Rio non ha fatto dimenticare agli atleti la tragedia vissuta dalle popolazioni del centro Italia.

Durante la sfilata degli azzurri è spuntato un cartello significativo in memoria della vittime del Terremoto.  

Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto sono "entrate" per pochi secondi nella bolgia del Maracanà e nei cuori degli ottantamila presenti. Apprezzato ed applaudito il gesto della delegazione azzurra. Poi è toccato a Clodolado Silva, sotto la pioggia, accendere il sacro tripode di Olimpia e dare il via allo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Ora tocca agli atleti scrivere nuove e importanti pagine della storia paralimpica.