Nel lungo campionato di Basket NBA, capita spesso che le squadre inizino una vera e propria partita a scacchi, limitandosi in alcuni incontri e dando il meglio in altri: ma nonostante tale premessa, quando a perdere è una della big, la notizia è ugualmente eclatante. Nella notte tra il 29 ed il 30 Novembre, la squadra campione dei cleveland Cavaliers perde fuori casa, ospite dei Milwaukee Bucks dell'allenatore Jason Kidd. I Bucks portano a casa la vittoria con un ottimo punteggio (118 a 101), tanto più ottimo se si osserva la partita ai quarti: Cleveland si porta in vantaggio nel primo (32 a 30) e nell'ultimo (27 a 26), ma lascia agli avversari il secondo (28 a 22), e il terzo (con un clamoroso 34 a 20).

Mostruosa, di nuovo, la coppia James-Love: per il primo 22 punti e 4 assist, e 13 rimbalzi per il secondo. Ma la partita porta il nome della stella Bucks di Giannis Antetokounmpo, 34 punti e 12 rimbalzi, conditi dai 7 assist dell'australiano Matthew Dellavedova, ex di questa partita, che soffia anche una palla importante proprio al suo vecchio compagno LeBron James.

Brutta sorpresa per le “grandi”

Notte che ricorderemo a lungo: capovolti tutti i pronostici, le “principesse” del campionato cadono tutte in un solo colpo. Cadono nel secondo tempo supplementare i Los Angeles Clippers (14 vittorie e 4 sconfitte), ospiti a Brooklyn dei Nets (4 vittorie e 12 sconfitte), con un punteggio di 127 a 122; niente da fare per la coppia Chris Paul (26 punti e 13 assist) e DeAndre Jordan (23 rimbalzi), annientati da Sean Kilpatrick (38 punti e 14 rimbalzi) e Trevor Booker (5 assist).

Perdono, in casa, i San Antonio Spurs, contro gli Orlando Magic per 95 a 83: punteggio basso per gli standard degli Spurs, il cui miglior realizzatore, Kawhi Leonard, mette 21 punti, seguito da Dewayne Dedmon con 8 rimbalzi; dall'altra parte, ottime le prestazioni di Serge Ibaka (18 punti), Nikola Vucevic (10 rimbalzi) e Evan Fournier (7 assist).

Perdono anche gli altri texani, quelli di Houston, della stella Harden, fuori casa contro gli Utah Jazz, con il punteggio di 120 a 101: Harden fa 26 punti e 7 assist, mentre dall'altra parte del campo Gordon Hayword fa a sua volta 7 assist, ma di punti ne fa 31, seguito dai 14 rimbalzi di Rudy Gobert. Perdono i Los Angeles Lakers in casa dei New Orleans Pelicans per 105 a 88: per i losangelini bene Lou Williams (16 punti), Julius Randle (10 rimbalzi) e Jose Calderon (6 assist); ma è impressionante ciò che ha fatto Anthony Davis per i Pelicans : 41 punti e 16 rimbalzi.

Perdono in casa anche gli Charlotte Hornets, (dopo la trasferta a Memphis), contro i Detroit Pistons per 112 a 89: bene Kemba Walker (23 punti) e Nicolas Batum (11 rimbalzi e 5 assist); ma Detroit è superiore, grazie a Tobias Harris (24 punti) e Aron Baynes (8 rimbalzi).

Un lunghissimo campionato

Il campionato di basket NBA, si sa, è quanto di più lungo e intenso ci sia tra gli eventi sportivi di oggi: una Regular Season che si compone di 82 partite, giocate su tutto il territorio americano, senza considerare che chi arrivi ai play-off e alle finali, deve compiere almeno 4 vittorie su ogni squadra per poter alzare il trofeo. Non sorprende che anche le grandi squadre si concedano qualche partita per rifiatare, ma è ugualmente fuori della norma quando capiti, nello stesso turno, a tutte le favorite, neanche volessero mettersi d'accordo.

Ora, nel prossimo incontro, vedremo come reagiranno le loro dirette avversarie, una su tutte, la squadra dei Golden State Warriors, che ancora cerca di digerire la sconfitta alle ultime finali contro Cleveland, dopo una stagione fuori dall'ordinario per i record, ma che si è lasciata sfuggire la vittoria proprio nella partita decisiva, proprio davanti al suo pubblico, proprio all'apice della loro potenza.