C’è preoccupazione per il futuro della nuova squadra cinese destinata a prendere il posto della storica Lampre. Nei mesi scorsi Giuseppe Saronni aveva annunciato l’accordo con un consorzio cinese, pronto ad entrare come main sponsor e poi probabilmente ad acquisire del tutto la squadra. Sembrava un progetto solido e a lungo termine, sensazione alimentata anche da un ciclomercato di qualità, con i rinnovi di Ulissi e Rui Costa e gli arrivi di Swift, Atapuma, marcato e Guardini. Invece la nuova Lampre non ha ottenuto la licenza World Tour in prima istanza e dovrà fornire tutta la documentazione mancante entro il 15 dicembre per non rischiare di sparire.

Una settimana per far partire la Lampre cinese

Lo scorso 25 novembre l’Uci ha annunciato l’elenco delle squadre World Tour per la prossima stagione. Si attendeva una lista di 18 squadre, ed invece ne sono state annunciate solo 17. Il posto vuoto era quello della vecchia Lampre, denominata ora TJ Sport, dal nome del consorzio cinese entrato nel progetto. Dal team hanno fatto sapere di aver richiesto più tempo all’Uci per poter completare tutta la documentazione richiesta. La scadenza è fissata al 15 dicembre, tra una settimana, e questo passaggio non sembra una pura formalità, anche perché i documenti che devono arrivare dalla Cina sembrano non esserci ancora. La squadra ha annullato il ritiro che doveva svolgersi in questi giorni e l’ambiente interno non è dei più sereni.

“C’è una certa preoccupazione” ha ammesso il Ds Mario Scirea a Velonews “Dobbiamo prepararci per il 2017 e lasciare il resto nelle mani di Saronni. Logicamente finchè non sarà tutto sistemato siamo tutti un po’ preoccupati, ma ho fiducia in Saronni e in quello che ha fatto in questi 25 anni”.

Se entro il 15 dicembre la squadra non sarà stata in grado di presentare tutta la documentazione richiesta allora la Lampre cinese potrebbe essere declassata a squadra Professional oppure sparire senza nemmeno aver debuttato.

In entrambi i casi i corridori sarebbero liberi di cercarsi una nuova sistemazione. Se la squadra scendesse tra le Professional allora i big potrebbero riaprire il ciclomercato in caccia di una squadra World Tour. Nel malaugurato caso di chiusura dell’attività per molti si materializzerebbe lo spettro della fine della carriera.