Dopo tre anni di successi, Novak Djokovic si separa dal suo coach Boris Becker.

“Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi”. A ufficializzare la notizia del divorzio con il coach tedesco è stato l’ex numero 1 Djokovic con un messaggio sul proprio profilo Facebook: “Dopo tre anni di successi, abbiamo deciso insieme di interrompere la nostra collaborazione. Insieme abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ora voglio mantenere un ottimo livello di gioco, presto deciderò i miei prossimi passi”.

La lunga crisi

Una collaborazione iniziata nel dicembre 2013 che ha portato Novak Djokovic sul tetto del mondo del Tennis.

Con Boris Becker al suo fianco Nole 25 titoli, tra cui 6 tornei dello Slam e 14 Masters 1000. Fatale il lungo periodo di crisi iniziato a giugno con la conquista del Roland Garros. Dopo il successo a Parigi Nole ha inanellato solo sconfitte: la clamorosa uscita a Wimbledon e quella al primo turno delle Olimpiadi, contro Juan Martin Del Potro. E poi le finali perse agli Us Open contro Stan Wawrinka e alle Atp Finals, contro il nuovo numero 1 del mondo Andy Murray.

La rottura e il guru

Una separazione voluta da entrambi, ma oltre le sconfitte qualcos'altro avere incrinato il rapporto tra i due. È stato Becker a spiegare a Sky Sport i motivi della fine della collaborazione: “Negli ultimi sei mesi Djokovic non si è impegnato abbastanza.

Il successo non si mantiene premendo un pulsante, bisogna farsi il mazzo continuamente il mazzo (You have to work your bottom off). Novak non si è allenato come doveva e lo sa. È stata una decisione presa di comune accordo e maturata dopo tanto tempo. Sono stati tre anni incredibili. Abbiamo ottenuto un sacco di successi”.

Ma dietro le dichiarazioni ufficiali sembrerebbe ci sia l’ultimatum che il tedesco aveva fatto recapitare a Djokovic per aver inserito nel team il guru spirituale, Pepe Imaz.

“O va via lui oppure io”. Una presenza ingombrante che fece storcere il naso a Becker e che probabilmente ha incrinato il rapporto tra i due fino a scrivere la parola fine al loro sodalizio.

Ora il campione serbo si prepara a riprendersi lo scettro del numero 1 del mondo senza Becker, che però mette tutti in guardia: “È ancora il più forte: nel 2017 tornerà n.

1". Al momento l’ex numero 1 continuerà a lavorare col suo storico tecnico Vajda.