La Vuelta Espana 2017 ha scoperto ieri il suo percorso. Come da previsioni e da tradizione recente sarà una corsa infarcita di arrivi in salita, ben nove, spesso corti e durissimi, e con una cronometro pianeggiante di 42 km nell’ultima settimana. L’ultima battaglia sarà sul terribile Angliru, che tornerà dopo quattro anni ad occupare il posto di penultima tappa prima del finale di Madrid. E’ un format ormai consolidato quello scelto dalla Vuelta, ma che non a tutti piace. Alberto Contador ha espresso dei giudizi negativi sul percorso e non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione.

Contador: “Ordine delle tappe sbagliato”

Per la stagione 2017 Alberto Contador si concentrerà principalmente sul Tour de France. Dopo la corsa francese deciderà poi se correre anche la Vuelta o no, ma intanto il campione ha mostrato di non aver un grande feeling con il percorso che è stato presentato ieri. In un’intervista a El Pais, Contador ha criticato apertamente il tracciato, e soprattutto la posizione e il percorso della cronometro. Il campione crede che i 42 km piatti contro il tempo avranno un peso determinante nell’economia della corsa e che questo potrebbe portare ad una gara più d’attesa. “E’ una cronometro troppo lunga e troppo piatta” si è lamentato Contador “Mi sarebbe piaciuta una cronometro con una salita.

E non mi piace neanche dove è collocata nel programma. Dovevano metterla prima della tappa di montagna di Sierra Nevada, non dopo, in modo che tutti coloro che avevano perso terreno a cronometro avrebbero poi attaccato in montagna prendendosi più rischi. Questa cronometro farà un sacco di distacchi e dopo ci sarà solo la tappa con l’Angliru per cercare di recuperare”.

Contador, che la Vuelta Espana l’ha vinta per tre volte su quattro partecipazioni, non ha chiarito se quest’anno sarà al via, dimostrandosi un po’ freddo dopo questa presentazione. “La cosa interessante della Vuelta Espana è che è la corsa del mio paese, ma vedremo più avanti se ci sarò” ha concluso il campione.