Con il coronamento del sogno olimpico, per Elia Viviani sta iniziando una nuova fase della carriera. Dopo una stagione quasi interamente rivolta alla pista e a Rio, ora il velocista veneto della Sky è pronto a concentrarsi nel Ciclismo su strada con nuovi e più ambiziosi progetti. Viviani vuole allargare il suo raggio d’azione alle grandi classiche, terreno nel quale non ha mai raggiunto nessun risultato ma in cui è convinto di poter vincere.

Viviani: 'Molti non credevano all’oro olimpico'

Per Elia Viviani il 2017 segnerà un nuovo inizio. La terza stagione nel Team Sky sarà quella del ritorno a tempo pieno al ciclismo su strada, ma con un’asticella piazzata decisamente più in alto rispetto al passato.

Il velocista veronese ha vinto già molto su strada, una quarantina di successi, ma soprattutto in corse di media fascia. Nei grandi giri ha segnato un solo successo, la tappa di Genova al Giro 2015, e nelle altre gare World Tour le sue vittorie sono limitate alle tappe del già defunto Tour of Beijing, dell’Eneco e del Delfinato. Nelle classiche monumento non è mai riuscito ad inserirsi nei giochi che contano, e nelle altre gare in linea di maggior prestigio il suo risultato più interessante è stato un quinto posto ad Amburgo. Viviani è convinto però di poter iniziare da qui un percorso di crescita per arrivare a vincere una grande classica come la Milano Sanremo. “Alle Olimpiadi tanta gente non credeva alla mia medaglia d’oro.

Molti non credono che io possa vincere la Sanremo, ma voglio dimostrare il contrario” ha dichiarato il campione olimpico. Viviani sta svolgendo una preparazione differente rispetto al passato, quando i suoi obiettivi erano divisi tra strada e pista. Stavolta sta mettendo chilometri nelle gambe per raggiungere una maggior resistenza, indispensabile per puntare a far bene in una classica di 300 km come la Sanremo.

Il debutto in Argentina

Per arrivare pronto alla Milano Sanremo, Elia Viviani ha e la Sky hanno preparato un programma molto intenso. Il veronese debutterà in Argentina già in questo mese di gennaio, alla Vuelta Ciclista de San Juan dove correrà con la maglia azzurra. A febbraio sarà al Dubai Tour e all’Abu Dhabi Tour, per poi iniziare il filotto chiave con Strade Bianche, Tirreno Adriatico e Sanremo.

Viviani sa di non aver mai neanche avvicinato il grande risultato in una classica e che questo potrebbe rivelarsi un passaggio interlocutorio in vista del futuro. “La cosa più importante è che io e la squadra crediamo di poter vincere. Potrei non farcela la prima volta che provo, ma ho intenzione di lavorare giorno per giorno e fare tutto quello che si deve per essere pronto” ha concluso Viviani.

Ancora su pista

Se nei prossimi due - tre anni Viviani si dedicherà quasi completamente al ciclismo su strada, il discorso pista non è certamente archiviato. Il campione veronese tornerà nei velodromi con un progetto in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Cosa farà Viviani è ancora da decidere e dipenderà dal format che sarà adottato nell'omnium, recentemente rinnovato dopo il suo successo a Rio.

Se il format dovesse rimanere quello attualmente in vigore, giudicato meno dispendioso del precedente, allora Viviani potrebbe difendere il suo titolo, altrimenti il veronese potrebbe impegnarsi nell'inseguimento a squadre.