Abbiamo lasciato Elia Viviani e Giacomo Nizzolo a guidare la nazionale ai Mondiali di Doha e poi nella parata finale dell’Abu Dhabi Tour. Ora per i due migliori velocisti del Ciclismo italiano è il momento di ricaricare le batterie e riprogrammare la prossima stagione. Per entrambi ci saranno obiettivi nuovi e diversificati. Sia Viviani che Nizzolo vogliono allargare gli orizzonti e non essere più solo dei buoni velocisti.
Viviani, ora la Sanremo
Con l’oro olimpico di Rio Elia Viviani ha concluso un capitolo esaltante della sua carriera. Ora il corridore veronese della Sky è pronto a concentrarsi maggiormente sul ciclismo su strada.
Viviani non parteciperà né alle prove di Coppa del Mondo né ai Mondiali su pista, ma nei velodromi sarà impegnato solo in qualche Sei Giorni nella pausa invernale. Dopo tre settimane di riposo assoluto Viviani tornerà a pedalare alla Sei Giorni di Gand, e poi correrà anche a Rotterdam a gennaio in coppia con Filippo Pozzato.
Sarà un’attività in funzione della strada, vero obiettivo del veronese almeno per le prossime due stagioni. Viviani vuole dare un passo in più e crescere nelle classiche. Il sogno è la Milano Sanremo, a cui il velocista della Sky ha già partecipato tre volte arrivando però sempre molto indietro. “La Sanremo è l’obiettivo primario della mia stagione, lavorerò nell’inverno per questo” ha spiegato Viviani alla Gazzetta dello Sport.
“C’è anche il Giro d’Italia, la prima tappa potrebbe finire allo sprint e la maglia rosa è qualcosa a cui poter puntare”.
Nizzolo per il pavè
Anche Giacomo Nizzolo ha messo gli occhi sulle classiche, avendo forse intuito di avere più margini di crescita in questo settore che negli sprint puri. Il velocista della Trek guarda però con interesse al nord e soprattutto al pavè, anche se nella sua squadra è arrivato un big come John Degenkolb.
Finora Nizzolo ha partecipato ad un paio di Roubaix e un Fiandre, senza mai arrivare al termine delle corse. Ma nelle semiclassiche e nelle gare a tappe del nord ha dato qualche segnale promettente, che potrebbero far immaginare un futuro di ottimo livello per il brianzolo in alcune corse sul pavè. Non bisogna dimenticare che la sua unica vittoria a livello World Tour resta proprio una tappa dell’Eneco Tour con arrivo nelle Fiandre.
“Il prossimo anno sarà molto importante. Per il futuro punterò alle classiche, anche quelle del nord. Il pavè non mi spaventa” ha dichiarato Nizzolo alla cerimonia in cui è stato insignito del Giglio d’oro.