Forse per bilanciare il piattone del Qatar sul quale Peter Sagan ha conquistato il suo secondo titolo iridato, gli organizzatori del Mondiale 2018 in Austria stanno preparando un percorso incredibilmente duro. Il tracciato non è ancora stato approvato dall’Uci ed è ancora suscettibile di modifiche, ma la bozza che è trapelata indica questo come il Mondiale di Ciclismo più duro di sempre. La corsa avrà una prima parte in linea e poi due diversi circuiti, l’ultimo dei quali prevede l’aggiunta di una salita con pendenza media all’11%.
Mondiale di ciclismo, l’occasione per gli scalatori
Dopo tante, forse troppe, edizioni del Mondiale destinate a velocisti e finisseur, ecco che il 2018 darà la grande occasione agli scalatori. Prima ci sarà da passare l’edizione 2017 in Norvegia, ancora piuttosto blanda come difficoltà altimetriche. Poi nel 2018 si andrà ad Innsbruck, su un percorso che non è ancora stato approvato ufficialmente ma che non dovrebbe discostarsi troppo da quello che è trapelato. La corsa in linea dei professionisti scatterà dalla città di Kufstein, a 75 km da Innsbruck. Dopo il primo tratto in linea si entrerà in un circuito da ripetere per cinque volte che comprende la salita di Patsch, un’ascesa di 8 km al 5.7% di pendenza media.
Dopo queste cinque tornate si affronterà per due volte un circuito più ampio, che oltre a comprendere la stessa salita di Patsch scalerà anche quella più dura di Gramart. Si tratta di una salita di 2.9 km con una pendenza media al 10.9%. Dalla vetta si planerà verso il traguardo finale di Innsbruck, dove si incoronerà un Campione del Mondo che certamente avrà ottime doti di scalatore.
Il primo nome che viene in mente è quello di Vincenzo Nibali, perché questo percorso sembra avere qualche analogia con quello di Rio su cui ha sfiorato il titolo olimpico, e perché il siciliano è tra gli scalatori che meglio si adattano alle corse di un giorno. A 34 anni sarebbe probabilmente l’ultima grande occasione per Nibali di vestire quella maglia iridata già sognata e sfuggita a Firenze nel 2013.
