Dopo aver vacillato nella tappa dello Stelvio, Tom Dumoulin ha ripreso a pieno titolo il suo ruolo di leader e padrone del Giro d’Italia. Nella cavalcata dolomitica con l’arrivo ad Ortisei la vittoria è andata a Tejay Van Garderen, che ha battuto Mikel Landa dopo una lunga fuga. Pur rimanendo presto senza squadra Dumoulin ha respinto i timidi tentativi di attacco di Quintana e Nibali, che non hanno dato grande dimostrazione di brillantezza, con la maglia rosa che è riuscita a metterli in difficoltà sul piano tattico lasciando avvantaggiare Pinot, Zakarin e Pozzovivo e riaprendo i giochi per il podio.

All’attacco delle Dolomiti

Il tappone con Pordoi, Valparola, Gardena, Pinei e l’arrivo di Ortisei doveva dare delle risposte sull’efficienza della maglia rosa Tom Dumoulin e sulle possibilità di Quintana e Nibali di rovesciare la situazione. Le risposte sono state chiare e nette a favore dell’olandese. La corsa è partita a velocità sostenuta e con tanti corridori intenzionati ad inserirsi nella fuga. I primi ad avvantaggiarsi sono stati Rosa, Boaro, Berhane e Rosskopf, ma più avanti la fuga si è rinfoltita con il rientro di altri corridori, tra cui Landa, Deignan, Cataldo, Van Garderen, Rolland, Hirt, Villella e Dombrowski, e i due gregari migliori di Quintana, Amador e Anacona. L’attacco non è riuscito però ad acquisire un grande margine, in una corsa che si è fatta molto tirata e faticosa.

Sul Gardena si accende la corsa

Già sul passo Gardena, la terza delle cinque salite in programma, la corsa ha vissuto momenti importanti. Tom Dumoulin è rimasto senza compagni di squadra e tra gli uomini di classifica ha perso contatto dal gruppo Bob Jungels. Quintana ha deciso di provare ad approfittare dell’isolamento della maglia rosa per lanciare un attacco, sfruttando anche i compagni già in avanscoperta.

Anche Nibali è uscito dal gruppo, ma Dumoulin ha dato prova di grande freddezza e forza andando a riprendere gli avversari in progressione. Nella lunga discesa la Movistar e la Orica hanno speso le ultime energie per cercare di tenere alto il ritmo, ma la fatica si è fatta sentire sempre di più andando ad appiattire la corsa.

Davanti intanto Landa e Van Garderen hanno allungato, tagliando così fuori gli altri compagni di fuga.

Dumoulin libera Pinot

Sulla salita finale verso Pontives, con il Gpm a 4 km dall’arrivo di Ortisei, Amador e Anacona hanno raschiato il fondo per alzare il ritmo, ma senza grandi risultati. Nairo Quintana è poi partito nel suo attacco ma senza fare la differenza ed ha dovuto desistere, così come un timido tentativo di Nibali è subito stato annullato con facilità dalla maglia rosa. Quando Dumoulin ha capito della debolezza dei suoi avversari diretti per la maglia rosa ha provato a metterli in difficoltà dando il via libera ai loro inseguitori in classifica per spostare la lotta verso la corsa ai piazzamenti da podio.

Così gli attacchi di Pinot e Pozzovivo, e poi quelli di Zakarin, Mollema e Kruijswijk, hanno trovato il via libera, mentre Dumoulin, Quintana e Nibali hanno rallentato vistosamente. Intanto Van Garderen e Landa hanno mantenuto un piccolo vantaggio per giocarsi la tappa ad Ortisei. Van Garderen ha fregato lo spagnolo con un sorpasso all’ultima curva e nel breve rettilineo finale non c’è stata possibilità di replica. Pinot e Pozzovivo hanno chiuso subito dietro, con una manciata di secondi su Zakarin, Mollema e Kruijswijk, ma quasi un minuto su Dumoulin, Quintana e Nibali.

Il risultato ha mantenuto invariate le distanze nelle prime tre posizioni, ma ha avvicinato Pinot e gli altri alle piazze sul podio, tanto che ora si potrebbe vivere una corsa nella corsa in questo senso, con grande vantaggio di Dumoulin.