Tom Dumoulin ha superato bene il giorno dopo il clamoroso stop prima di affrontare lo Stelvio che stava per costargli la maglia rosa del Giro d'Italia 2017. Il campione olandese ha gestito senza troppe difficoltà la tappa di ieri a Canazei, andata via con una fuga da lontano. Ma più che per le questioni strategiche la giornata era attesa per capire quale rendimento avrebbe offerto Dumoulin all’indomani dei problemi intestinali. La maglia rosa ha ammesso di aver iniziato la tappa con qualche preoccupazione, ma di aver poi superato la giornata ritrovando fiducia.

Dumoulin: ‘Scrivere la storia in rosa’

Naturalmente nella consueta conferenza stampa dopo la tappa di ieri, mercoledì 24, a Canazei, sono state ancora molte le domande sull’indisposizione avuta da Dumoulin nella giornata dello Stelvio. La maglia rosa era stata costretta ad una fermata per un problema intestinale, perdendo un paio di minuti dal gruppo degli altri uomini di classifica e salvando con una strenua difesa il primato nella generale.

Dumoulin ha cercato di passare oltre quell’episodio, e di spostare l’attenzione sulla corsa: “Non sono qui per scrivere la storia perché ho fatto un bisogno in un cespuglio, ma voglio scrivere la storia arrivando in maglia rosa a Milano” ha risposto il campione olandese, come riportato anche da Cyclingnews.

Tom Dumoulin è poi però dovuto tornare su quanto successo nella tappa dello Stelvio e sulle considerazioni fatte all’interno della squadra. “Non sappiamo con esattezza quale sia stato il problema, abbiamo alcune idee. Credo sia stata una combinazione di diverse cose” ha spiegato Dumoulin ammettendo qualche errore nell’alimentazione.

“Dobbiamo essere concentrati e attenti con il cibo giusto al momento giusto e con questo avremo risolto già molti problemi”.

L’insicurezza a Tirano

Tom Dumoulin ha ammesso anche di essersi avvicinato alla tappa di ieri, la Tirano – Canazei, con qualche preoccupazione. “Al mattino ero un po’ insicuro” ha riconosciuto Dumoulin “Ero un po’ preoccupato a mangiare durante la corsa, ma poi tutto è andato bene e non ho avuto nessun problema”.

Dopo la partenza da Tirano la tappa ha preso una fisionomia ben precisa con una fuga che ha raggiunto un grande margine lasciando piuttosto tranquilli gli uomini di classifica, in attesa delle ultime tre tappe di montagna che iniziano oggi con la cavalcata dolomitica verso Ortisei. Dumoulin deve difendere un vantaggio che si è molto assottigliato, ma ha ancora la convinzione di avere una condizione non inferiore rispetto agli avversari diretti per la vittoria di questo Giro d'Italia: "Con le gambe che avevo sarei arrivato in cima allo Stelvio con Nibali e Quintana" ha affermato la maglia rosa.