C’è la firma a sorpresa di Phil Bauhaus sulla quinta tappa del Giro del Delfinato, l’ultima riservata ai velocisti. Il giovane corridore della Sunweb ha vinto con autorità uno sprint lanciato dalla Katusha per Kristoff. Il norvegese si è subito piantato, lasciando campo aperto agli avversari, con Bauhaus che è emerso a centro strada. Secondo posto per Demare su Coquard. Ora il Giro del Delfinato cambia decisamente programma, con l’attesissimo trittico di tappe montagna in cui Froome, Contador, Porte, Aru e gli altri big saranno chiamati a sfidarsi.

Delfinato, una fuga nel vuoto

Visto il percorso molto semplice di oggi e le tre tappe di alta montagna che concluderanno la corsa da domani a domenica, le squadre dei velocisti hanno tenuto ben chiusa la corsa per non lasciarsi sfuggire quest’ultima opportunità. In quattro ci hanno provato comunque partendo da lontano nella classica fuga: Boewman (Lotto Nl Jumbo), Van Baarle (Cannondale), El Fares (Delko) e Minnaard (Wanty). Boewman ne ha approfittato per conquistare qualche punticino ai Gpm di 4° categoria sparsi sul percorso e vestire così in maniera reale la maglia a pois che indossa in prestito dal capoclassifica Thomas De Gendt. La fuga non ha mai rappresentato un’insidia per il gruppo, sospinto dalle squadre dei velocisti più attesi.

Van Baarle nel finale è rimasto tutto solo e nonostante un’azione degna di nota è stato raggiunto a 6 km dall’arrivo.

Bauhaus e poi le montagne

Gli ultimi chilometri molto articolati hanno allungato il gruppo sotto l’azione potente della Katusha. I compagni di Kristoff hanno fatto un ottimo lavoro, ma il norvegese sul più bello ha dimostrato di avere una marcia in meno rispetto ai giorni migliori.

Una volta al vento Kristoff si è piantato e da centro strada sono subito risaliti altri corridori, con il giovane tedesco Phil Bauhaus che è andato a vincere davanti a Demare e Coquard. Colbrelli è finito nelle retrovie dopo aver commesso qualche errore nella preparazione dello sprint, trovandosi davanti all’ultimo chilometro e dovendo poi rallentare, fare a spallate e perdere numerose posizioni.

Ora il Giro del Delfinato cambia decisamente registro, con le tre tappe di montagna che daranno una misura chiara dei valori in campo tra gli uomini più attesi alla sfida per la maglia gialla del prossimo Tour de France. Vedremo soprattutto se Froome comincerà a mostrare qualche segnale di risveglio dopo la prova negativa della crono e a che punto sarà Fabio Aru dopo la lunga assenza.