È stata una tappa ad ostacoli per Daniel Martin quella che ha portato il Tour de France a Chambery attraverso le salite del Massiccio del Giura. Il corridore irlandese della Quickstep Floors ha rischiato di cadere una prima volta a metà tappa, ma nella discesa finale dal Mont du Chat è rimasto coinvolto nell’incidente che ha tolto di mezzo Richie Porte. Martin è poi caduto nuovamente, riuscendo a raggiungere il traguardo con il gruppetto di Quintana. Nel dopo corsa l’irlandese non ha risparmiato critiche all’organizzazione, rea di aver scelto un percorso troppo pericoloso.
Martin: ‘Fortunato nella caduta di Thomas’
Daniel Martin ha vissuto una giornata di emozioni forti nella tappa di Chambery. A metà percorso, scendendo dal col de Biche, ha rischiato di essere coinvolto nella caduta che è costata il ritiro a Geraint Thomas. “Sono stato fortunato perché la bicicletta di Thomas mi ha toccato il manubrio” ha spiegato il corridore della Quickstep Floors al sito ufficiale della squadra. Nel finale però la fortuna gli si è ritorta contro quanto gli aveva concesso nelle fasi centrali.
Martin stava seguendo a ruota Richie Porte nella discesa del Mont du Chat quando il corridore australiano ha perso il controllo della sua bici. Il capitano della Quickstep è stato così travolto da Porte che dopo un’escursione fuori strada è stato catapultato sulla stretta carreggiata al passaggio di chi lo stava seguendo.
Per fortuna Daniel Martin è riuscito a ripartire, ma ha dovuto prendere una ruota dal servizio di assistenza e questo gli ha creato ulteriori problemi. “Non riuscivo più a frenare dopo che mi hanno montato quella ruota e sono finito lungo in una curva” ha spiegato il capitano della Quickstep, che poi è stato raggiunto dal gruppetto di Quintana con cui è andato al traguardo perdendo 1’15’’ dalla maglia gialla.
‘Strada sporca e scivolosa’
Daniel Martin non si è mostrato molto sorpreso per gli incidenti avvenuti nella discesa finale, lanciando una pesante accusa all’organizzazione del Tour de France. “C’era un sacco di ghiaia sulla strada, era una discesa tecnica e molto scivolosa, penso che nessuno volesse rischiare, ma gli organizzatori hanno avuto quello che cercavano” ha attaccato il corridore irlandese.
“Richie ha perso la ruota posteriore, è andato dritto nell’erba e io non avevo nessuno spazio dove andare. Ho capito che non stava molto bene, ma io ho cercato solo di ripartire al più presto” ha concluso Martin. Il capitano della Quickstep è ora sesto in classifica generale con un ritardo di 1’44’’ da Chris Froome.