Il 18 dicembre i lakers affronteranno i campioni in carica NBA, i Golden State Warriors, allo Staples Center di Los Angeles. Prima della partita però ci sarà una cerimonia “storica”: verranno ritirate le due maglie di Kobe Bryant le quali, come da prassi, saliranno sul soffitto dello Staples.

Per la prima volta nella storia una franchigia ritirerà due numeri dello stesso giocatore, e questo ovviamente non poteva essere che Kobe Bean Bryant. Il “Black Mamba” fu scelto dagli Charlotte Hornets al primo giro come numero 13 assoluto, per poi essere scambiato per Vlade Divac dai Lakers: e fu allora che iniziò la leggenda.

Kobe infatti ha vinto 5 titoli NBA, è stato convocato 18 volte per l'All-Star Game, è il leader coi Lakers per partite giocate (1.346) e punti realizzati (con i suoi 33.643 si colloca al terzo posto nella classifica all-time, dietro solo al mostro sacro Kareem Abdul-Jabbar e al “postino” Karl Malone). Tutto questo nelle 20 stagioni vissute con la stessa squadra, prima del ritiro dall'attività agonistica annunciato al termine della stagione 2015-2016.

Nei giorni che hanno preceduto questa news ufficiale vi è stato un dibattito su quale maglia dovesse essere ritirata, visto che Kobe ha vestito il “jersey” No. 8 (dal 1997 al 2006) e il No. 24 (dal 2007 al 2016). Con entrambe ha dominato, ha entusiasmato milioni di tifosi, ha vinto e la scelta non poteva che essere una: il ritiro di entrambe le canotte.

Kobe col numero 8 ha conquistato il “Three-peat” (espressione utilizzata negli sport americani quando si ottiene per tre volte consecutive il massimo risultato possibile) con i titoli del 2000, 2001 e 2002; col 24 invece ha conquistato gli anelli 2009 e 2010.

Kobe si unisce ad una cerchia - non proprio ristretta - di giocatori che hanno avuto l’onore di vedere la propria maglia ritirata da una delle franchigie storiche della pallacanestro americana, ossia i Los Angeles Lakers (secondi solo ai Boston Celtics per titoli vinti, rispettivamente 16 e 17).

Ecco la lista completa: Wilt Chamberlain (13), Elgin Baylor (22), Gail Goodrich (25), Magic Johnson (32, attuale presidente della squadra californiana), Abdul-Jabbar (33), O’Neal (34), James Worthy (42), Jerry West (44) e Jamaal Wilkes (52). Una cerchia di talenti, di titoli, di leggende. E Kobe - cresciuto in Italia visto che il padre ha giocato nel nostro paese tra il 1984 e il 1991 - non sfigurerà certo in questo Olimpo.