La Ferrari si avvia a produrre auto a ciclo continuo, novità da parte della Casa Automobilistica di Maranello che per 70 anni ha sempre organizzato il proprio lavoro mediante commesse e produzioni programmate. Un passaggio verso il prodotto in serie, che incuriosisce gli appassionati e non. Con questo programma, il presidente Sergio Marchionne rompe non più di qualche tabù, considerando anche l'innesto di Alfa Romeo tra le scuderie della prossima Formula 1.
La particolarità della Casa Automobilistica - che nel 2017 ha compiuto i primi settanta anni- impegnata in una serie di iniziative di carattere nazionale ed internazionale, si basa infatti sulla produzione artigianale dell'intero comparto motoristico e di assemblaggio, sia per quanto riguarda il settore Auto, che per il reparto Gare.
Con questo impegno, Ferrari prova a richiamare un pubblico più eterogeneo, anche se i costi di acquisto di un auto restano molto alti.
Ferrari esce da Formula 1?
Sergio Marchionne non è un presidente mediatore in questo ed in un altro caso: la Ferrari infatti minaccia di uscire da F1, se i meccanismi di Power Unit e controllo della peculiarità di cui solo Scuderia Ferrari ha nel rapporto con il reparto Gare, non consentiranno a Ferrari di avere pieno potere sullo sviluppo dell'auto da corsa. Un ruolino di marcia niente male per un presidente che ha anche previsto un suv nel destino del Cavallino Rampante. Ma ci sono dei limiti.
Il presidente infatti non ha problemi nel dichiarare che l'auto elettrica non sarà il futuro della mobilità- dichiarazione da dottorando- quando invece gran parte del mercato si sta muovendo in direzione opposta.
Altro 'passo falso' è stato il riconoscimento nei primi mesi del 2017 al Governo Italiano, la leadership nel supporto allo sviluppo tecnologico del paese, notizia che contrasta con il suo impegno in America con FCA- Chrisler degli anni passati.
Un presidente dalla memoria corta, impavido nell'affrontare la sciabolata del grande pubblico e dei riflettori,ma che nel nuovo incarico in Ferrari rischia di premere troppo il gas - non programmato- e di vedere sfumare il grande prestigio e la riconoscenza che la Scuderia Ferrari ha in tutto il mondo.
Le continue espansioni in Spagna e negli Emirati hanno evidenziato una estraneità con l'Italia, paese di origine dove le continue manifestazioni di affetto dei propri tifosi, non proprio scaldano le parole del presidente, lontanissimo parente di un certo Enzo Ferrari.