La banca spagnola Santander, secondo alcuni report, non rinnoverà la sponsorizzazione della Ferrari in Formula 1 alla fine di quest'anno dopo aver collaborato per sette anni versando 280 milioni di euro nelle casse della squadra più illustre della categoria. La banca divenne lo sponsor principale della Ferrari nel 2010 quando il pilota spagnolo Fernando Alonso si unì alla squadra e Santander era ancora gestita da Emilio Botín, un appassionato di Formula 1.
Alonso, due volte campione del mondo con la Renault, non ha mai trovato il titolo con la Casa di Maranello nonostante lo abbia sfiorato per ben due volte, nel 2010 e nel 2012, senza però conquistarlo a causa di alcuni errori fatali dal muretto box e di una vettura non al massimo delle prestazioni.
Il pilota spagnolo ha lasciato la scuderia alla fine della stagione 2014 per dare spazio al quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel. Da allora, gli ingegneri della Scuderia Ferrari hanno sviluppato un'auto più competitiva (tranne nel caso del 2016), non riuscendo comunque a portare a casa un titolo mondiale: l'ultima vittoria tra i piloti risale infatti al 2007, con Kimi Raikkonen al volante, mentre l'anno successivo arrivò l'ultimo trionfo tra i costruttori.
Formula 1: Santander rifiuta la partnership con Ferrari
Santander, che ora è gestita dalla figlia di Botín, secondo un report sul sito di news spagnolo El Confidencial avrebbe rifiutato la richiesta della Ferrari di rinnovare l'accordo, dal valore di 40 milioni di euro, anche se potrebbe decidere di continuare come sponsor secondario.
Juan Manuel Cendoya, responsabile marketing e comunicazione di Santander, ha affermato in varie occasioni che l'investimento in Ferrari è stato denaro ben speso, sostenendo che il rendimento sia stato superiore alla spesa di marketing, grazie al pubblico globale di circa 400 milioni di spettatori della Formula 1.
La banca iberica ha un budget annuale di marketing di 450 milioni di euro, molti dei quali vanno alla Liga (il massimo campionato spagnolo di calcio) e alla Copa Libertadores, l'equivalente della Champions League nell'America Latina.
Quindi, spendere anche in Formula 1 permetteva alla società di generare alti profitti.
Non resta quindi che aspettare le prossime settimane (mancano esattamente 5 mesi all'inizio del nuovo campionato mondiale) per avere notizie riguardo al possibile ingresso di un nuovo main sponsor per la Rossa di Maranello.