Fabio Aru è uscito malconcio dal Giro d’Italia. Partito con aspettative alle stelle, il Campione d’Italia non è invece mai stato protagonista, concludendo la corsa con un anonimo ritiro. Ora si parla di un cambio di calendario per lo scalatore sardo, con l’ipotesi di una partecipazione al Tour de France per cercare di voltare pagina immediatamente. Due persone che lo conoscono bene per la lunga avventura in comune nella Astana, Vincenzo Nibali e Beppe Martinelli, hanno però dato ad Aru dei consigli diversi.
Nibali: ‘L’ho visto arrabbiato’
Il flop completo del Giro d’Italia sembra poter orientare Fabio Aru e la UAE Emirates ad un cambio di programmi.
Inizialmente il corridore sardo avrebbe dovuto staccare dopo il Giro per poi preparare il finale di stagione con la Vuelta Espana e i Mondiali di Innsbruck. Invece la squadra sembra intenzionata a portarlo al Tour de France con un ruolo libero, senza un chiaro obiettivo di classifica, dove invece la punta sarebbe Daniel Martin.
Dalle pagine della Gazzetta dello Sport Vincenzo Nibali e il Ds della Astana Beppe Martinelli sono intervenuti sul momento no di Aru e sulle sue scelte per il futuro. Nibali ha consigliato al suo ex compagno di prendersi un periodo tranquillo per riordinare le idee: “L’ho visto molto arrabbiato, è normale visto quello che è successo. È difficile dargli un consiglio, ma io quando voglio rilassarmi mentalmente, magari vado una settimana in Sicilia.
È un modo per rigenerarsi e fare mente locale” ha dichiarato il campione messinese.
Martinelli: ‘Tour troppo impegnativo’
Molto più diretto è stato l’intervento di Beppe Martinelli, che dall’ammiraglia della Astana ha guidato fabio aru dal suo debutto nel Ciclismo professionistico fino alla scorsa stagione. Il Ds bresciano ha apertamente sconsigliato al suo ex corridore di fare il Tour de France.
“Se fossi Fabio o quelli che lo gestiscono non metterei il Tour nel programma” ha dichiarato Martinelli. “E’ troppo impegnativo, c’è troppa pressione, anche se non ci va per fare classifica” ha aggiunto il Ds della Astana, che ha spiegato cosa farebbe se Aru fosse ancora un suo corridore. “A fine giugno c’è il campionato italiano.
Il percorso non è molto difficile, ma Fabio con il numero uno sulla schiena deve presentarsi con la forma necessaria per onorare la corsa. Sarebbe meglio ricominciare piano, non necessariamente in una gara World Tour, per puntare alla Vuelta e al finale di stagione” ha spiegato Martinelli.