Il Giro d’Italia si è risolto con una delusione totale per Fabio Aru. Mai brillante, mai capace di tenere il ritmo dei più forti in montagna, il Campione d’Italia ha chiuso la sua esperienza alla corsa rosa con un mesto ritiro nella tappa di ieri a Jafferau, quella che ha segnato il trionfo di Chris Froome dopo una fuga solitaria di ottanta chilometri. All’esaltante cavalcata del capitano della Sky ha fatto da contraltare l’uscita di scena di Aru al termine di un Giro assolutamente anonimo, soprattutto se paragonato alle altissime aspettative della vigilia.

Aru: ‘Ho provato a reagire’

Il progetto di Fabio Aru e della UAE Emirates per questo Giro d’Italia era quello di presentarsi al via in buona condizione ma non ancora al top e di crescere poi con il passare delle tappe per poter dare il meglio nell’ultima settimana, quella decisiva. Le difficoltà iniziali dello scalatore sardo non avevano dunque preoccupato troppo, ma il rendimento non è cambiato strada facendo come invece si pensava.

Aru si è staccato in tutti i momenti chiave, dal Gran Sasso allo Zoncolan, per finire alla batosta anche psicologica presa nella tappa di Sappada. Il Campione d’Italia ha provato a resistere per cercare almeno di lasciare un segno nel finale di corsa, ma dopo un’altra giornata difficile a Prato Nevoso ha gettato la spugna dopo una quarantina di chilometri della tappa Venaria Reale – Jafferau.

“Avevo detto che avrei valutato giorno per giorno le sensazioni perché sentivo di vivere qualcosa di anomalo nella mia vita sportiva” ha raccontato Aru al sito ufficiale della sua formazione. “Ho provato a reagire ma non ce l’ho fatta” ha aggiunto lo scalatore sardo.

‘Nessun dramma’

Aru ha espresso tutto il suo rammarico per questo Giro d’Italia in cui partiva tra i grandi favoriti, alla guida di una squadra che ha investito moltissimo su di lui, ed in cui invece non è mai stato protagonista.

Il corridore della UAE Emirates ha però cercato di voltare pagina e di guardare al prosieguo di una stagione in cui può trovare ancora dei nuovi ed importanti obiettivi dopo il fallimento del Giro. “Non faccio drammi, questo è lo sport e anche se mi costa dirlo in questo momento, questo è il suo bello. Cercherò di azzerare tutto e capire con la squadra cosa sia successo, poi ripartirò pensando la resto della stagione” ha aggiunto Aru.

Il programma di Fabio Aru per il prosieguo della stagione non è ancora chiaro. La scelta iniziale era stata per uno stacco dopo il Giro d’Italia ed una seconda parte di 2018 con la Vuelta Espana e i Mondiali di Innsbruck. Questo flop al Giro potrebbe però anche portare a qualche ripensamento sul calendario del corridore sardo.