E’ ancora la maglia rosa Simon Yates a dare spettacolo nel finale della tappa numero undici del Giro d’Italia, la Assisi – Osimo. Su un percorso paragonabile a quello di una grande classica e al termine di una corsa condotta a ritmi vertiginosi, il giovane britannico ha piazzato una stoccata da campione sulla rampa conclusiva di Osimo. Solo Tom Dumoulin è riuscito in qualche misura a contrastarlo e contenere l’esuberanza della maglia rosa che ha conquistato la sua seconda vittoria di tappa e allungato in classifica. È stata un’altra giornata dura per Aru e Froome, ancora in grande affanno ed entrambi attardati.

Una corsa senza pause

L’undicesima tappa del Giro d’Italia ha portato il gruppo da Assisi ad Osimo attraverso un percorso costellato di strappi e salitelle, simile a quello di una Liegi o di un Giro di Lombardia. La giornata sembrava propizia per una fuga da lontano ed infatti nelle fasi iniziali si è accesa la bagarre per portare via l’azione buona. Alla fine sono stati in cinque ad evadere: Luis Leon Sanchez (Astana), Alessandro De Marchi (BMC), Alex Turrin (Wilier), Fausto Masnada (Androni) e Mirco Maestri (Bardiani).

Il quintetto ha impresso una velocità sostenutissima alla corsa ed il gruppo si è regolato di conseguenza, tirato dalle squadre di Wellens, Battaglin e Brambilla, uomini perfetti per un finale esplosivo come quello di Osimo. La fuga ha superato la lunga salita di Pietra Rossa a metà tappa per poi arrivare al finale costellato dagli strappi marchigiani, tra cui quello di Filottrano, il paese dell’indimenticabile Michele Scarponi. Qui Turrin e Maestri hanno ceduto, con il gruppo che si è fatto sempre più vicino a Sanchez, Masnada e De Marchi, che sono stati raggiunti a 5 km dall’arrivo.

Yates ancora più in rosa

Il finale attorno ad Osimo, con strappi e pavè, è stato pirotecnico.

Wellens (Lotto Soudal) e Stybar (Quickstep) hanno lanciato un bell’attacco su una prima rampa impegnativa, ma la reazione degli uomini di Yates, arrivati relativamente freschi al finale, è stata prontissima ed ha sventato un attacco che poteva essere risolutivo.

È stato Simon Yates in persona quindi ad approfittare della situazione con una fiammata poco prima dell’ultimo chilometro, sulla parte più ripida della salita conclusiva. Pozzovivo (Bahrein Merida) e Pinot (Groupama) non hanno retto al cambio di passo del britannico e ad uscire all’inseguimento è stato Tom Dumoulin (Team Sunweb). Yates ha però rilanciato con buona freschezza senza concedere la possibilità di rientrare ad un Dumoulin comunque convincente.

La maglia rosa è così andata a vincere con 2’’ sull’olandese, 5’’ su Formolo (Bora) e 8’’ sul gruppetto con Pozzovivo e Pinot.

Anche oggi è stata una giornata da cancellare per Aru (UAE Emirates) e Froome (Team Sky) incapaci di replicare ai cambi di ritmo del finale ed apparsi molto in difficoltà. Aru ha perso altri 21’’, Froome ben 40’’, ed entrambi sono ormai oltre i tre minuti di distacco in classifica, soprattutto senza aver mai dato l’impressione di poter far girare la loro corsa. Nella generale Yates ha ora 47’’ su Dumoulin, 1’04’’ su Pinot e 1’18’’ su Pozzovivo. Aru è a 3'10'', Froome a 3'20''.