Il Tour de France è partito oggi con una tappa subito carica di emozioni e sorprese, con una caduta di Froome e una foratura di Quintana che hanno già fatto segnare i primi distacchi importanti in classifica generale. La tensione classica che si avverte solitamente all'inizio della Grande Boucle, quest'anno è stata piuttosto calda già nei giorni della vigilia, quando è arrivata la sentenza sul caso Froome.

L'assoluzione del campione britannico ha fatto molto discutere, provocando reazioni forti anche tra i tifosi, che nella presentazione delle squadre hanno riservato al ciclista del Team Sky una bordata di fischi.

Anche gli avversari nella corsa alla maglia gialla non sono stati teneri nei suoi confronti, a partire da Vincenzo Nibali e Nairo Quintana.

Nibali: "Due pesi e due misure"

Durante le conferenze stampa di rito che hanno preceduto l'avvio del Tour de France, ovviamente l'argomento più gettonato è stata la sentenza che ha assolto Chris Froome, e non solo nelle interviste riservate agli uomini della Sky. Vincenzo Nibali ha raccontato di aver appreso la notizia mentre stava lavorando alla sua bici nel garage di casa sua: "Mi ha avvisato mia moglie e le ho risposto complimenti a Froome. Avrei avuto una Vuelta in più nel palmares, ma non sarebbe arrivata nel modo in cui volevo vincerla", ha dichiarato lo "Squalo" siciliano.

Nibali è entrato poi maggiormente nel merito della questione, degli interrogativi e dei dubbi lasciati da questa assoluzione. "Il motivo per cui è stato assolto non è chiaro, non abbiamo potuto leggere le carte", ha dichiarato il vincitore della Milano-Sanremo, che ha anche ricordato il caso analogo in cui era rimasto coinvolto Diego Ulissi, conclusosi con una squalifica di nove mesi, nonostante un valore più basso rispetto a quello trovato a Froome.

"Sono stati adottati due pesi e due misure. Due circostanze simili, una positività riscontrata per entrambi in un solo giorno e conclusioni diametralmente opposte", ha commentato il fuoriclasse italiano.

Quintana: "Froome raccoglie quello che semina"

Molto chiaro sul caso Froome è stato anche Nairo Quintana, un corridore che raramente si lascia andare a commenti così diretti.

Durante la conferenza stampa pre-Tour de France, anche al capitano della Movistar è stato chiesto del collega britannico e dei fischi che il pubblico gli ha riservato alla presentazione delle squadre. "Non è stata una bella cosa, e spero da ora in poi che le persone evitino di farlo. Ma a volte si raccoglie quello che si semina", ha dichiarato Quintana, accogliendo con freddezza la presenza del rivale: "Per me non è né meglio né peggio che ci sia Froome, facciamo sempre la nostra corsa, la nostra preparazione e ci sono sempre degli avversari da affrontare. È meglio che la sua situazione sia stata risolta e andiamo avanti".