"Cortina tra le Righe" è la manifestazione giunta alla quarta edizione che si è svolta dal 10 al 14 luglio 2018 a Cortina D'Ampezzo, nell'ambito della settimana dedicata all'informazione voluta dall'Ordine dei Giornalisti del Veneto, dal Comune ampezzano e dalla Fondazione Cortina 2021 che promuove i prossimi Campionati del Mondo di Sci Alpino. Rilevanti sono state le partnership e, fra esse, Cortina Marketing Seam, Associazione Albergatori, Regole d'Ampezzo, Ordine dei Giornalisti del Piemonte con il prestigioso supporto di Google Italia, dato l'ampio spazio riservato all'informazione digitale.
Comunicare "on line" cambia non solo il giornalismo ma anche lo sport e l'argomento è stato discusso nella serata dell'11 luglio all'incontro al quale hanno partecipato Massimo De Luca, giornalista e conduttore radiofonico, Alberto Ghezze, referente Sport ed Infrastrutture di Fondazione Cortina 2021 e Markus Waldner, responsabile della Coppa del Mondo di Sci Alpino. Ospiti speciali due "campionissimi", Christof Innerhofer e Kristian Ghedina che hanno spiegato come oggi l'attività agonistica debba unirsi al dialogo sempre più assiduo con i fans attraverso i Social Media.
Come sempre la virtù sta nel giusto mezzo
Innerhofer, 33 anni, ha sfoderato la tempra dell'atleta senza risparmio giungendo in bicicletta nella Hall Alexander Girardi, che ha ospitato il convegno, dopo una corsa a pedali di svariati chilometri ed ammettendo di aver potuto visionare rapidamente anche i Social.
Più critico Kristian Ghedina per il quale "non c'è rosa senza spine" ed occorre saper bilanciare bene i tempi dell'allenamento e quelli della comunicazione. Voce profonda da eco della montagna e sorriso aperto, il pluriblasonato campione di sci ed automobilismo ha puntualizzato con precisione alcuni aspetti ed ha affermato senza remore che "da solo non ce la puoi fare, serve un tutor, un manager che suddivida i carichi da affrontare.
Anni fa, quando ancora internet non era esploso, presenziavo a manifestazioni sponsorizzate che producevano utili e proventi. I guadagni possono ingolosire, ma bisogna però tener presente che se, ad esempio, la stagione estiva della preparazione atletica dura circa 70 giorni e 20 vanno via in partecipazioni ad iniziative, i tempi dell'allenamento si accorciano drasticamente.
Quando torni a casa puoi raddoppiare l'impegno ma sono fondamentali anche i momenti di recupero per gestire le energie. Non è facile provvedere ad entrambe le cose, comunicare con il proprio pubblico e coltivare adeguatamente l'equilibrio agonistico e si rende necessario scegliere e dosare le risorse".
Sport e volontariato, formula vincente
Campioni in un certo senso si nasce, la spinta interiore ad essere un "numero primo" non si acquisisce ma è ben piazzata nel proprio modo di essere ed emerge in modo spontaneo. "Anche quando sono insieme alla mia fidanzata - ammette Kristian Ghedina - sono bonariamente rimproverato per camminare mezzo metro avanti a lei o per fare il giro più lungo fino alla macchina".
Sempre alla prova, dunque, per vincere le piccole-grandi sfide con se stesso, una vocazione a "dare di più" che è sbocciata anche nell'interesse per il volontariato all'interno dell'Admo, l'Associazione dei donatori di midollo osseo. "L'atleta tanto quanto l'attore o il cantante, presta la sua immagine pubblica ad una attività benefica per raccogliere fondi - spiega il 13 volte campione di Coppa del Mondo di Sci - perchè questo suscita risalto ed appeal sulle persone e le induce ad imitare il buon comportamento della solidarietà sociale".
Conca ampezzana, ambiente da salvaguardare
Uno spirito agonistico, quello di Ghedina, nato fra le montagne conosciute quasi palmo a palmo fin dai tempi della scuola superiore, quando Kristian compiva il percorso di 80 Km Cortina-Lienz per raggiungere il liceo in Austria.
Strade, passi, valli attorcigliati alle cime fanno parte di un patrimonio sottoposto alle Regole ampezzane, al patrocinio dell'Unesco, anche se la rete infrastrutturale dovrà essere potenziata in vista dei Campionati del 2021 e della presentazione della candidatura cortinese, in lizza con Milano e Torino, per le Olimpiadi Invernali del 2026. Le Dolomiti sognano il rilancio, ma è prioritaria la salvaguardia ambientale. "Cortina è una realtà delicata e complessa - osserva il campione bellunese - ed io sono del tutto favorevole all'organizzazione dei grandi eventi sportivi, ma l'ambiente deve essere rispettato. Dovrebbero arrivare i finanziamenti insieme ad un'accurata concessione dei permessi.
Bisogna trovare il giusto compromesso per non far spegnere una realtà centrale ed importante come Cortina e per offrire al turista un sistema adeguato di strade, rete alberghiera, servizi. I cambiamenti vanno eseguiti secondo un piano graduale e mettendo al primo posto il fatto che l'ambiente è la nostra forza".