Prendiamo un quartiere difficile come Pietralata, 32 mila abitanti, Roma Est. Prendiamo un pallone, ma questa volta non rotondo, bensì ovale e mettiamolo al centro di un campo verde, con due porte ma senza reti. Prendiamo infine persone vere, persone volenterose, persone che credono nella svolta e nella rinascita. E prendiamo anche un imprenditore romano che crede ancora nei valori dello sport ed è disposto a rischiare.
Sono queste le fondamenta dell'US Roma Rugby 1947 che, a dispetto della sua fondazione avvenuta due anni fa, conserva alle spalle una storia di 70 anni.
Il sodalizio nasce infatti dalle ceneri del CUS Roma Rugby, celebre compagine capitolina che ha cessato le sue attività al termine della stagione 2015/16.
Erede di una grande tradizione
Al termine della stagione 2015/2016, consapevoli del ritiro della vecchia società e preoccupati per il futuro di una squadra che aveva una storia ormai radicata, un gruppo di giocatori, allenatori e dirigenti del CUS Roma Rugby ha deciso di intraprendere un percorso di rinascita per ricostituire la società completamente da zero. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il sostegno di Giovanni Ottati e di VueTel: l'imprenditore romano, appassionato dei colori gialloblu, ha messo le sue competenze manageriali al servizio del nuovo progetto.
Il ruolo di Ottati è ora quello di presidente onorario di una società che è rinata dalla sue ceneri grazie all'impegno di persone che hanno creduto fortemente nella realizzazione di un progetto di grande valore anche per l'intera comunità di Pietralata. Ad oggi, l'organico complessivo conta 80 giocatori, tra prima squadra e settore giovanile e più di 200 persone che contribuiscono a continuare a scrivere, giorno dopo giorno, quella storia di rugby cominciata 70 anni fa.
I primi risultati
Una prima squadra in Serie C che vede in riconfermato il coach Claudio Mannucci alla sua guida, un fatturato da 100.000 euro ed un bilancio stabile. Sono questi i numeri registrati dalla US Roma Rugby 1947 al termine dei primi due anni sotto la presidenza di Giovanni Ottati. Nominato adesso presidente onorario per il suo impegno e per la fiducia riposta nella società, Ottati è il CEO di VueTel, azienda di telecomunicazioni che opera nel mercato dei servizi wholesale internazionali voce e dati con particolare focus sul Nord Africa e sull’Africa subsahariana.
Proprio con VueTel, pertanto, l'imprenditore romano ha deciso di sostenere il progetto due anni or sono ed ha confermato la volontà dell'azienda di sostenere tutte le squadre dell'US Roma Rugby anche per la nuova stagione 2018/2019.
Un progetto di valore che si fonda sulla solidarietà
Il legame tra VueTel e l’US Roma Rugby è saldo da ormai due anni: la partnership, partita da zero, è nata con lo scopo di creare valore per una società che meritava una seconda possibilità in un quartiere difficile di Roma. Il lavoro portato avanti in questi ultimi due anni ha portato ottimi risultati, creando un patrimonio difficile da quantificare. Oltre ai risultati in termini finanziari, ovviamente la società si è arricchita soprattutto di "persone": oltre ai circa 80 atleti che scendono in campo ogni giorno con il sorriso, sono più di 200 coloro che collaborano con passione con la società.
Perseveranza e impegno sono i valori chiave su cui lo sport dovrebbe basarsi e l'US Roma Rugby li esprime alla perfezione nutrendoli e curandoli ogni giorno.
Il progetto di collaborazione tra le due società si fonda proprio su questi valori e su un supporto reciproco: le competenze tecniche acquisite da VueTel nel corso della sua esperienza internazionale sono state messe a disposizione di una società sportiva fortemente legata al territorio di origine. Tutto ciò ha portato a risultati unici, che solo con lo sport, quello sano e vero, si possono raggiungere. Ancora una volta, lo sport e i valori puri che lo guidano possono davvero arrivare a fare del bene in quartieri difficili che spesso sono abbandonati a sé stessi.
Ora sono due i grandi obiettivi da raggiungere da VueTel ed US Roma Rugby per la prossima stagione: conquistare la Serie B e arrivare ad avere un Centro Sportivo di proprietà.