La seconda tappa alpina di questo Tour de France ha fatto scoprire le carte ai big dopo il nulla di fatto di ieri. Il Team Sky ha dominato la corsa, tirando per quasi tutto il giorno per poi lanciare al successo Geraint Thomas, che ha anche vestito la maglia gialla. Froome è apparso in grande condizione arrivando insieme a Dumoulin, protagonista di un bell’attacco, ad una ventina di secondi dal compagno di squadra. Nibali, con Quintana, Bardet e Roglic, ha ceduto quasi un minuto palesando qualche difficoltà sui cambi di ritmo imposti dagli Sky nel finale di tappa.

Tour de France, la Movistar prova da lontano

L’11° tappa del Tour de France, la seconda sulle Alpi, ha finalmente delineato i valori in campo tra i pretendenti alla maglia gialla finale. La corsa, breve ma con una impegnativa sequenza di grandi salite, è iniziata con una serie di attacchi da cui è scaturita una folta fuga di una trentina di corridori, con anche Barguil, Alaphilippe, Nieve, Caruso, De Gendt, Pauwels, Navarro.

La Sky ha preso la guida del gruppo con tutti i suoi uomini, finchè sul Col de Prè la Movistar ha cominciato a muovere il suo tridente con un bell’attacco di Valverde.

Il murciano ha guadagnato circa un minuto sul gruppo, sempre più ridotto ma con la Sky ancora presente con quasi tutti gli effettivi, e poi ha forzato nella successiva discesa aumentando ancora il gap con l’aiuto del compagno Soler, presente nella fuga iniziale. Sul Cormet de Roselend, Nibali si è fatto vedere davanti al gruppo con Pozzovivo e Pellizotti, ma sulla successiva discesa molto tecnica è stato Tom Dumoulin ad attaccare.

Sulla lunga salita finale verso La Rosiere l’olandese ha ripreso e poi staccato Valverde, la cui azione è andata spegnendosi.

Team Sky, tattica nuova

Dumoulin ha pedalato con eleganza ed efficacia, recuperando velocemente sui reduci della fuga iniziale, dalla quale si è isolato al comando Nikel Nieve, inseguito da un ottimo Damiano Caruso.

La Sky ha trovato il solito eccezionale apporto da Kwiatkowski, ma ha poi preferito non consumare Bernal e cambiare tattica rispetto al solito trenino e alla sparata di Froome. E’ stato infatti Geraint Thomas ad allungare con il suo lungo rapporto, e a scatenare così la reazione di Bardet, che però non ha fatto la differenza.

Froome è rimasto per un po’ a guardare gli avversari, poi seguendo una fiammata di Daniel Martin ha dato fondo a tutte le sue energie costringendo gli avversari alla resa. Bardet, Nibali, Quintana e Roglic si sono così dovuti fare da parte, con gli altri ancora più staccati, lasciando tutta la scena agli Sky. Thomas è andato a raggiungere e poi staccare Dumoulin, ed ha dato un’altra accelerata per rompere il sogno di vittoria di tappa di Mikel Nieve, doppiato in vista del traguardo.

Thomas è così andato a cogliere il pieno trionfo, vincendo la tappa con 20’’ su Dumoulin e Froome, con Martin a 27’’, mentre il gruppetto di Bardet, Nibali, Quintana e Roglic è arrivato a 59’’, con Kruijswijk appena dietro. La Movistar è uscita a pezzi da questa tappa, con Landa apparso in grande difficoltà sulla salita finale e arrivato a quasi due minuti. Anche Fuglsang è stato respinto in maniera chiara: il capitano della Astana ha pagato quasi 4 minuti, mentre già si erano palesate ieri le difficoltà di Mollema, Majka e Uran, finiti tutti a più di dieci minuti.

La classifica assume ora un volto più reale ed interessante, con Thomas al comando con 1’25’’ su Froome e 1’44’’ su Dumoulin e con Nibali a 2’14’’.

Vedremo come il Team Sky gestirà questa situazione inedita che vede il numero due della squadra decisamente avanti a Froome.