Da poco rientrato dalle vacanze e dal viaggio in Giappone per correre il criterium di Saitama, per Vincenzo Nibali è il momento di cominciare a mettere le basi per la prossima stagione. Il fuoriclasse siciliano sta partecipando a diversi eventi, come l’inaugurazione dell’Accademia dello Sport di Biella, ma è stato impegnato anche in Francia dove è stato interrogato dalla Gendarmeria a proposito dell’incidente che lo ha estromesso dal Tour. Sul quel controverso episodio che ha condizionato la stagione di Nibali è in corso un’indagine che potrebbe portare anche ad una richiesta di risarcimento danni da parte del Team Bahrain Merida.

Nibali, tre ore di interrogatorio

Sabato 10 novembre è stata una giornata intensa per Vincenzo Nibali. Al mattino il vincitore della Sanremo si è recato a Modane, in Francia, per rispondere alle domande della Gendarmeria sull’incidente del Tour de France. Nibali è stato interrogato per circa tre ore e l’indagine sembra ora vicina alla svolta e all’identificazione dello spettatore responsabile della caduta. Nel pomeriggio poi il campione siciliano si è spostato a Biella, dove ha partecipato all’inaugurazione dell’Accademia dello Sport, una nuova struttura all’avanguardia realizzata in una fabbrica dismessa.

A margine dell’evento, a cui hanno partecipato altri campioni come Valentina Vezzali e Carlotta Ferlito, Nibali è tornato a parlare dei suoi programmi futuri, spiegando che le decisioni finali saranno prese a dicembre nel ritiro del Team Bahrain Merida in Croazia.

“Quella sarà l’occasione per stilare i programmi nel dettaglio” ha dichiarato Nibali.

‘Giro e Tour fattibile’

Nibali ha comunque dato qualche anticipazione sulle sue scelte, aprendo alla possibilità di un doppio impegno tra Giro d’Italia e Tour de France e confermando che l’avvio della sua stagione sarà diverso rispetto agli anni scorsi.

“Può essere una strada fattibile” ha spiegato il capitano del Team Bahrain sull’opzione Giro – Tour.

“Il Tour non ha crono lunghe e si presenta molto duro con le salite che ha. Il Giro mi sembra difficile e stuzzicante, ha le prime due crono impegnative e tante montagne” ha commentato il campione, che ha poi confermato che il suo 2019 non partirà a gennaio come avveniva di solito in passato.

“Abbiamo deciso di partire più in ritardo e non a gennaio in Argentina” ha spiegato Nibali, che in questo 2018 era iscritto alla Vuelta San Juan, la corsa argentina in cui avrebbe dovuto iniziare la sua annata ma nella quale fu costretto a dare forfait all'ultimo momento a causa di un virus intestinale.