Nel ricchissimo avvio di stagione della Deceuninck Quickstep anche Philippe Gilbert ha già messo la sua firma con una vittoria di tappa al Tour la Provence. Nonostante i 36 anni e il grave incidente dello scorso Tour de France, l’ex Campione del Mondo ha fatto capire che nelle classiche ci sarà ancora da fare i conti con lui. In una lunga intervista a ''Ciclo 21'' il corridore vallone ha parlato dei suoi obiettivi stagionali, ma anche di tanti temi d’attualità del Ciclismo, dall'esordio del suo giovanissimo compagno di squadra Remco Evenepoel all'infinita carriera di Alejandro Valverde.

Gilbert: ‘Roubaix più accessibile’

All'inizio della sua stagione numero 17 nel ciclismo professionistico Philippe Gilbert ha ancora obiettivi all'altezza della sua classe. L’iridato di Valkenburg 2012 non ha abbandonato il sogno di vincere tutte e cinque le classiche monumento, un’impresa riuscita in passato solo a Merckx, Van Looy e De Vlaeminck. Gilbert ha già conquistato il Lombardia, la Liegi e il Fiandre. Alla sua collezione mancano quindi la Milano Sanremo e la Parigi Roubaix.

“Penso che per me la vittoria più accessibile sia quella della Parigi Roubaix piuttosto che la Sanremo” ha spiegato il corridore belga a Ciclo 21. “Alla Roubaix se sei in forma è più facile fare la differenza rispetto alla Sanremo.

E' come la Liegi, se parti con delle buone gambe sai che puoi vincere. Alla Sanremo non è così. Guardate Sagan, negli ultimi anni era il più forte ma non è mai riuscito a vincere” ha commentato Gilbert, che però non ha un’ossessione per la ricerca di questo record. “La mia motivazione non è solo questo grande obiettivo, mi piace correre e vincere, questa è la mia motivazione principale.

Proverò a vincere le classiche, ma qualunque di essa mi farebbe felice” ha aggiunto il corridore della Deceuninck Quickstep.

‘Al ciclismo servono altri Valverde’

Gilbert ha speso parole importanti per Alejandro Valverde, un campione della sua generazione che non sente il peso del tempo che passa ma soprattutto è protagonista dell’intera stagione del ciclismo.

“Dopo tante medaglie meritava di vincere i Mondiali” ha spiegato Gilbert. “Lui è un grande campione perché è un corridore che c’è sempre, è brillante da febbraio a ottobre. In certe stagioni lo vedi sul podio al Tour Down Under e al Giro di Lombardia. Noi abbiamo bisogno di più corridori così, non solo di quelli che sembrano correre solo per tre settimane a luglio” ha dichiarato l’ex iridato riferendosi a quei campioni da grandi giri che puntano tutto sul Tour e si vedono ben poco nel resto della stagione.

Gilbert ha anche parlato del suo giovane compagno di squadra Remco Evenepoel, il fenomeno nascente del ciclismo, da tutti atteso come il nuovo Merckx. L’esperto belga è rimasto ben impressionato da questi primi passi di Evenepoel nel ciclismo dei grandi: ''E’ un ragazzo molto concentrato, sa mantenere la calma e si sta allenando molto bene, quindi sono sicuro che otterrà dei buoni risultati'' ha commentato Gilbert.