È stato spettacolo nella terza tappa dell’UAE Tour, quella con l’arrivo in salita di Jebel Hafeet. Nei 10 km dell’ascesa finale non sono mancati attacchi e capovolgimenti di fronte. Primoz Roglic ha condotto la tappa da vero leader, facendo selezione in salita dopo aver fatto lavorare la squadra. Alejandro Valverde ha lasciato fare attendendo come suo solito l’ultima parte della scalata, in cui è stato protagonista di una rimonta da vero campione. Il corridore della Movistar è riuscito a rientrare sui battistrada nelle battute finali per poi battere tutti allo sprint e firmare così il primo successo in maglia iridata.
🌈🏆 Inteligencia pura. No se puso nervioso en ningún momento: vigiló a todos sus rivales de principio a fin, midió su distancia, lanzó dos ataques para buscar la cabeza y neutralizar, y esprintó hasta la última curva sabiendo que en ella estaba el triunfo. #BalaArcoíris #UAETour pic.twitter.com/EBhD2MEAB1
— Movistar Team (@Movistar_Team) 26 febbraio 2019
UAE, solite squadre in fuga
La terza tappa dell’UAE Tour era una delle più attese di questa settimana di corsa negli Emirati, visto l’arrivo in salita a Jebel Hafeet, un’ascesa di 10 km determinante per le sorti della classifica finale. La prima parte della corsa, interamente pianeggiante, ha visto partire all’attacco quattro corridori delle squadre Professional invitate con le wildcard, Gazprom e Novo Nordisk.
A provarci sono stati oggi Boev, Kuriyanov, Planet e Calabria. La fuga non è andata molto in là e ben prima dell’inizio della salita conclusiva il quartetto è stato raggiunto.
La Jumbo Visma di Primoz Roglic ha preso la testa del gruppo per imporre il proprio passo e cominciare a selezionare i corridori, che uno dopo l’altro hanno perso contatto dalla coda.
Ulissi (UAE) ha cercato di smuovere la corsa nei primi chilometri di ascesa con un attacco non particolarmente convinto in compagnia di Bevin (CCC) e Power (Sunweb), ma in breve il terzetto è stato raggiunto dal forcing sempre più insistente degli uomini di Roglic.
Brilla Valverde, ma Roglic è saldo in classifica
Tra i primi corridori a staccarsi in salita si è segnalato Richie Porte (Trek Segafredo), irriconoscibile rispetto all’esordio del Tour Down Under, ed anche Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) non ha tenuto il passo dei migliori verso metà dell’ascesa.
Roglic ha poi dato la sua accelerata a frequenze altissime e solo un brillantissimo David Gaudu (Groupama) con Daniel Martin (UAE) sono riusciti a rispondere.
Da dietro è però rientrato anche Buchmann (Bora), mentre Alejandro Valverde (Movistar) ha atteso gli ultimi due chilometri e mezzo per dare fondo alle energie migliori. Dopo una corsa difenisiva il Campione del Mondo ha lasciato il gruppetto inseguitore per riportarsi con una stoccata delle sue dietro a Daniel Martin, in difficoltà sul ritmo di Roglic, e poi lasciare anche l’irlandese. Con un’altra accelerata il leader della Movistar è riuscito a riportarsi su Roglic, Gaudu e Buchmann ormai all’ultimo chilometro ed ha avuto appena il tempo di rifiatare per poi partire nello sprint finale.
Complice il doppio sforzo per rientrare Valverde ha faticato un po’ in volata ma ha avuto ragione di un Roglic in gran spolvero e delle mezze sorprese Gaudu e Buchmann.
Magrini: "Non sbagliare, Alejandro..." 😍
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 26 febbraio 2019
E Alejandro non sbaglia... Prima vittoria con la maglia di campione del mondo per Valverde! 👏👏#EurosportCICLISMO pic.twitter.com/PFnwgjMpyd
Martin ha perso 12’’, con Formolo a seguire staccato di 33’’. Dumoulin ha chiuso a 44’’, Nibali è arrivato a 1‘17’’. Molto buona è stata la prova dell’attesissimo Evenepoel, 15° a soli 56’’.
La classifica generale vede ora Primoz Roglic al comando con 14’’ su Valverde e 31’’ su Gaudu.
La general queda así. #UAETour pic.twitter.com/xw6FT2VnBN
— Alpe d'Huez B&T (@Alpe__dHuez) 26 febbraio 2019