Si aspettavano Viviani, Gaviria e Sagan sul traguardo di Jesi, sesta tappa della Tirreno-Adriatico, e invece è spuntato a sorpresa Julian Alaphilippe. Il corridore francese ha vinto per la prima volta una volata di gruppo generale approfittando di un finale strano, in cui gli altri favoriti si sono concentrati su Viviani, lasciando troppo spazio ai suoi compagni di squadra in testa al plotone.

La classifica è rimasta invariata e domani, nella tappa conclusiva - la cronometro di San Benedetto del Tronto - Adam Yates dovrà cercare di difendere i 25" di vantaggio su Primoz Roglic.

Tirreno, bella azione di Ballerini

La sesta tappa della Tirreno-Adriatico, l'ultima in linea, prometteva uno scontro frontale tra due dei più grandi velocisti del mondo, Viviani e Gaviria, con la variabile di un fuoriclasse a tuttotondo come Sagan. Il percorso della Matelica-Jesi presentava un Gpm e diversi saliscendi nelle fasi iniziali e centrali, e poi una seconda parte di corsa decisamente più facile e veloce.

Dopo una manciata di chilometri, sono partiti all'attacco in sette: Mirco Maestri (Bardiani-CSF), Davide Ballerini (Astana), Gijs Van Hoecke(CCC Team), Igor Boev (Gazprom-RusVelo), José Rojas (Movistar), Dayer Quintana (Neri-Selle Italia) e Ben King (Dimension Data).

Il gruppo però non ha lasciato molto spazio, con Deceuninck e Bora impegnate fin da subito per non correre rischi.

I fuggitivi hanno toccato un vantaggio massimo di appena 3 minuti e mezzo, abbastanza per consentire a Maestri di intascare i punti ai traguardi volanti per poter sperare ancora di conquistare la maglia arancione. Nel circuito finale di Jesi, Rojas ha contrattaccato in compagnia di Ballerini provando il tutto per tutto. Il canturino della Astana ha rilanciato tutto solo, ma nonostante un'azione di ottimo livello non ha potuto fare altro che arrendersi all'inevitabile ritorno del gruppo che lo ha raggiunto a 3 km dall'arrivo.

La sorpresa Alaphilippe

La Deceuninck Quickstep ha quindi preso con forza le redini del gruppo con tutti i suoi uomini schierati davanti a Elia Viviani, ma con Peter Sagan stranamente frapposto nel treno della squadra belga e Alaphilippe nell'inedita posizione di ultimo uomo. Il finale è stato molto sorprendente: dietro a Richeze e Alaphilippe si è formato un piccolo buco, con Viviani rimasto un po' più intruppato e marcato dagli altri velocisti.

Il corridore francese ha così approfittato della situazione per lanciarsi verso il traguardo e conservare un piccolo margine su un ottimo Davide Cimolai, mentre il trentenne veneto ha chiuso al terzo posto.

La classifica è rimasta invariata, con Adam Yates in maglia azzurra inseguito a 25" da Roglic e a 35" da Fuglsang. Domani la cronometro individuale di San Benedetto del Tronto - 10 km interamente pianeggianti - chiuderà il conto, dando a Roglic l'occasione per provare il sorpasso.