Domenica 7 aprile il Belgio si ferma per una delle corse più suggestive e prestigiose del Ciclismo mondiale, il Giro delle Fiandre. È la classica dei muri, le brevi e ripidissime salite fiamminghe, spesso in pavè, che punteggiano un tracciato tecnico e pieno di insidie. Il Fiandre 2019 ruota ancora attorno a Oude Kwaremont e Paterberg, i muri che hanno soppiantato il Grammont negli ultimi anni. Il pronostico della vigilia è molto incerto e fluido, con la Deceuninck Quickstep pronta a far valere la forza del proprio gruppo al cospetto delle individualità di Sagan, Van Avermaet, Kristoff e dei rampanti Van Aert e Van der Poel.

Fiandre, muri e pavè

Il percorso del Giro delle Fiandre è uno dei più tecnici e affascinanti del calendario ciclistico, tra stradine di campagna, passaggi suggestivi e una folla infinita e appassionata. Il via è da Anversa, con una prima parte di corsa senza particolari difficoltà. Dopo poco più di un centinaio di chilometri inizia il carosello dei muri con un primo passaggio sull’Oude Kwaremont. Da qui non ci sarà più respiro, con una sequenza fitta di muri intramezzati anche da alcuni tratti di pavè in pianura. Ad un centinaio di chilometri dal traguardo si salirà anche sul Grammont, il muro che fino al 2011 era il punto chiave della corsa e che ora è stato riproposto in questa posizione defilata.

Ad una cinquantina di chilometri dall’arrivo si salirà nuovamente sull’Oude Kwaremont, accoppiato stavolta al più esplosivo Paterberg e seguito dal terribile Koppenberg. È probabilmente questo il punto in cui la corsa esploderà definitivamente, anche se una classica come il Giro delle Fiandre presenta insidie e passaggi potenzialmente decisivi in ogni fase.

Dopo il Koppeberg ci saranno ancora Steenbekdries, Taaienberg e Kruisberg, un muro più lungo e dolce dove un anno fa partì l’azione risolutiva di Terpstra. Il finale è ancora con l’accoppiata Oude Kwaremont – Paterberg, da scollinare quest’ultimo a 13 km dall’arrivo.

Deceuninck come punto di riferimento

Anche in questo Giro delle Fiandre che si preannuncia molto equilibrato e senza un favorito che spicca su tutti gli altri, sarà ancora la Deceuninck Quickstep ad essere il punto di riferimento in mezzo al gruppo.

Lo squadrone belga ha una forza complessiva nettamente superiore che potrebbe risultare la carta vincente. Con quattro potenziali leader, Stybar, Jungels, Gilbert e Lampaert, la Deceuninck potrà muoversi senza aspettare il finale, mettendo così in difficoltà gli altri favoriti che potrebbero rimanere più isolati. Se questo si preannuncia come il tema tattico più interessante di questo Giro delle Fiandre non mancheranno però tante alternative di qualità alla possibile supremazia dei Deceuninck.

Peter Sagan non è stato brillantissimo nelle ultime corse, ma ha preparato la sua stagione proprio per queste classiche e quindi potrebbe ritrovare lo smalto dei giorni migliori. Greg Van Avermaet resta uno dei grandi interpreti di questa corsa, che ha sfiorato più volte e sogna di vincere.

Sono risalite molto le quotazioni di Alexander Kristoff, vincitore alla Gand Wevelgem, ma anche quelle di John Degenkolb. Attenzione poi a Niki Terpstra, campione in carica che però non sembra allo stesso livello di un anno fa, a Tiesj Benoot, alle speranze azzurre Alberto Bettiol e soprattutto Matteo Trentin. Saranno da valutare le condizioni di Oliver Naesen, reduce da una bronchite. E poi ci saranno soprattutto alcune mine vaganti mai così pericolose come in questa edizione. I due campionissimi del ciclocross Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert saranno della partita per il successo, pur avendo meno esperienza degli avversari, ed è da seguire con interesse Alejandro Valverde, il Campione del Mondo che a quasi 39 anni ha deciso di debuttare al Giro delle Fiandre.

La corsa sarà trasmessa in tv domenica 7 aprile con una lunghissima diretta che inizierà alle 10:15 su Eurosport 1 e alle 10:55 su Rai Sport. Il Fiandre femminile si potrà seguire invece in streaming su Eurosport Player dalle 13:20.