È arrivato il momento del ritorno in gruppo del numero uno del ciclismo mondiale, Tadej Pogacar. Il fuoriclasse della UAE Emirates non ha più gareggiato dalla fine del Tour de France, il 21 luglio scorso, e torna oggi, venerdì 13 settembre, nel Gp Quebec, prima corsa della trasferta canadese del World Tour. In una conferenza stampa tenuta alla vigilia della gara, Pogacar ha parlato della sua rinuncia alle Olimpiadi di Parigi, un impegno inizialmente previsto nel suo calendario e che ha cancellato a pochi giorni dal via provocando numerose reazioni nel mondo del Ciclismo.

“Molti mi hanno spinto per andare alle Olimpiadi e non mi è piaciuto”, ha dichiarato Pogacar.

'Dopo il Tour ero distrutto'

Il forfait di Tadej Pogacar alle Olimpiadi di Parigi, arrivato improvvisamente a pochi giorni dall'evento a cinque cerchi, ha fatto molto discutere nel mondo del ciclismo. Il campione sloveno sarebbe stato uno dei principali favoriti nella corsa in linea parigina. Invece il corridore ha rinunciato alla convocazione e alla possibilità di vincere una corsa tra le più prestigiose, che ancora manca al suo palmares e che si ripresenterà solo tra quattro anni. Ufficialmente, questa rinuncia sarebbe stata il frutto della stanchezza accumulata tra Giro e Tour, ma potrebbe anche essere stata legata alla mancata convocazione della compagna Urska Zygart, non selezionata dal CT sloveno Penko.

Nella conferenza stampa che si è tenuta in Canada, Pogacar è tornato a parlare del no alle Olimpiadi e di tutto il clamore che ha suscitato la vicenda. "Non mi è piaciuto che molte persone mi abbiano spinto ad andare alle Olimpiadi, chiamandomi e dicendomi: devi esserci, puoi vincere facilmente una medaglia", ha raccontato Pogacar.

"Niente è facile nel ciclismo, specialmente le Olimpiadi su questo tipo di percorso. Penso di aver preso la decisione giusta, perché il giorno dopo il Tour de France ero completamente distrutto" ha spiegato il fuoriclasse sloveno. "È stata una stagione dura, dalla Strade Bianche al Tour de France, e le mie gambe erano stanche.

Sono andato sempre al massimo, e quando ho staccato, a fine Tour, il mio corpo è andato in modalità pausa e mi sono sentito piuttosto male le prime due settimane", ha continuato Pogacar.

Pogacar: 'Il Gp Quebec è una corsa aperta'

Dopo questo periodo di tranquillità, recupero e ripresa degli allenamenti, Tadej Pogacar si è detto pronto a tornare a correre. Lo sloveno ha già partecipato una volta al Gp Quebec, nel 2022, quando finì al 24° posto. "Questa è una corsa aperta, di solito in passato le fughe non sono andate in porto e spesso si arriva con uno sprint, ma è uno sprint molto duro", ha commentato lo sloveno della UAE, lasciando la porta aperta a ogni scenario tattico sulla sua condotta di gara.

"Abbiamo una squadra forte e possiamo fare una corsa dura, ma vedremo come girano le gambe e se sarà meglio andare all'attacco o aspettare lo sprint", ha commentato Pogacar.

Dopo il Gp Quebec, Tadej Pogacar correrà anche il Gp Montreal di domenica 15 settembre, corsa già vinta due anni fa, e quindi tornerà in Europa per un ultimo periodo di preparazione in vista del grande appuntamento con i Mondiali di Zurigo, in programma domenica 29 settembre. Dopo la rassegna iridata, Pogacar concluderà la sua stagione con tre classiche italiane, il Giro dell'Emilia del 5 ottobre, la Tre Valli Varesine dell'8 e il Giro di Lombardia del 12 ottobre.