Non è arrivata la vittoria, ma Tadej Pogacar ha subito fatto capire di essere nuovamente vicino al top nella corsa del rientro, il Gp Quebec di Ciclismo che si è svolto ieri, venerdì 13 settembre. Il campione sloveno è stato tra i grandi protagonisti del finale di corsa, ma l'andamento tattico e la facilità del percorso non lo hanno favorito. La corsa è stata vinta in volata da Michael Matthews, mentre Pogacar ha concluso al settimo posto. Prima del viaggio in Canada per il rientro in gruppo dopo cinquanta giorni di assenza, ha fatto un ultimo super allenamento di ben 240 chilometri sulle strade di Monaco e dintorni.

Come sua abitudine, il campione della UAE Emirates ha poi pubblicato diverso materiale sui social, dal file dell’allenamento su Strava a foto e video su Instagram.

'Il suo corpo si attiva a tutta velocità'

Grazie a tutti questi dati è stato possibile ricavare delle interessanti informazioni sull'allenamento svolto e sul livello raggiunto dal corridore dopo uno stop così lungo. Tadej Pogacar ha coperto 240 chilometri in sei ore e venti minuti. Il vincitore del Tour ha tenuto una velocità media di 37,9 chilometri orari, in alcuni tratti usufruendo della scia di una Vespa.

Pogacar ha espresso una potenza normalizzata di 326 watt, come testimoniato in un video che riprende il suo ciclo computer.

Ryan Rodman, uno specialista di scienze dello sport e fisiologia di San Diego, ha calcolato che Pogacar ha espresso una FTP di 415 watt durante il suo allenamento.

Questo dato indica la potenza di soglia funzionale ed è il wattaggio che il corridore può tenere in maniera costante per un’ora. I dati rilevati sono naturalmente stellari e testimoniano lo straordinario talento del corridore sloveno. La cosa più eccezionale è però che Pogacar riesca ad esprimere dei valori del genere anche dopo oltre un mese di lontananza dalle corse, un periodo passato in buona parte a recuperare dalle fatiche del Giro d’Italia e del Tour de France.

"È capace di generare numeri mostruosi nonostante venga da una lunga pausa. È come se il suo corpo si attivasse a tutta velocità" ha commentato l’esperto di Cyclingweekly James Shrubsall.

Pogacar: 'Ho preso la decisione sbagliata'

La prima corsa della trasferta canadese, il Gp Quebec di ieri, ha confermato i numeri emersi dagli allenamenti.

Nonostante non sia arrivata la vittoria, Pogacar è tornato immediatamente ad esprimersi ad altissimi livelli, un po' come fatto già alla Strade Bianche, la corsa d'esordio stagionale in cui fu protagonista di un assolo spettacolare. Al Gp Quebec, il campione sloveno ha fatto lavorare tutti i compagni di squadra per poi provare l'attacco nell'ultimo giro del circuito, caratterizzato da una sequenza di strappi di poche centinaia di metri. Pogacar è stato però marcato stretto da Arnaud De Lie, attorniato da due compagni, una situazione tattica che ha favorito il rientro del gruppo e lo sprint vincente di Matthews.

"Volevamo fare la corsa dura e negli ultimi due giri lo abbiamo fatto" ha raccontato Pogacar al termine del Gp Quebec.

"Non ero sicuro del mio ultimo chilometro, non sapevo se attaccare o meno. Ho preso la decisione sbagliata, ho atteso lo sprint e sono stato messo alle strette. Ma sono contento di essere tornato, le gambe giravano bene. Penso di essere pronto per domenica e per i Mondiali" ha aggiunto il campione sloveno.

La trasferta canadese del World Tour si concluderà domenica 15 settembre con il Gp Montreal, a cui parteciperanno tutti i protagonisti del Gp Quebec. Pogacar tornerà quindi in Europa per prepararsi ai Mondiali di ciclismo di Zurigo del 29 settembre.