Solo sette secondi, pochi per le sorti della classifica generale, ma abbastanza per morale e sensazioni in vista delle ultime tappe. Sono quelli che Vincenzo Nibali ha ceduto alla maglia rosa Richard Carapaz nella diciassettesima tappa del Giro d’Italia, quella che ieri ha portato i corridori al traguardo in salita di Anterselva. La Movistar ha attaccato prima con Landa e poi con il leader della classifica scoprendo qualche difficoltà sia in Nibali che in Roglic. Fortunatamente per il campione siciliano la salita non era particolarmente selettiva e lunga e così il distacco è stato limitato, anche se Carapaz ha fatto capire una volta di più che staccarlo sarà davvero difficile anche nelle prossime tappe.

Nibali: ‘Non c’era molto da dire’

Il finale di tappa di Anterselva è stato molto movimentato. Non paga della maglia rosa già messa saldamente sulle spalle di Carapaz, la Movistar ha cercato un nuovo attacco lasciando via libera a Mikel Landa. La mossa è servita anche per capire le condizioni degli avversari, soprattutto in una tappa che avrebbe potuto presentare il conto delle fatiche del Mortirolo. Probabilmente Nibali e Roglic hanno pagato un po’ gli sforzi di 24 ore prima e Carapaz ne ha approfittato per andare all’attacco nel finale e guadagnare altri 7 preziosi secondi.

Nell’immediato dopo tappa Nibali si è fermato solo per pochi secondi con i giornalisti, segno di un umore non proprio dei migliori.

“Ma non è che non volessi parlar,e è che non c’era molto altro da dire” si è giustificato più tardi il campione del Team Bahrain ammettendo di aver passato una giornata difficile. “La verità è che ho pensato solo a difendermi. Alla fine sono umano anche io” ha aggiunto Nibali.

‘Ho limitato i danni’

Le impressioni in casa Team Bahrain Merida sono di una giornata negativa, ma non di un Nibali in calo di forma o ormai rassegnato al successo di Carapaz.

Il vincitore del Giro 2013 e 2016 ha probabilmente pagato i tanti sforzi dei giorni precedenti e dovrà approfittare della giornata odierna a Santa Maria di Sala per recuperare e presentarsi di nuovo carico per il gran finale. “Tutti i giorni attacca, attacca e attacca, può capitare di non sentirsi al top” ha dichiarato Nibali.

“In questi casi si può dire solo che non era la giornata giusta. Fin dal mattino ho sentito di non sentire grandi sensazioni. Ho perso qualche secondo da Carapaz ma abbiamo limitati i danni” ha concluso il capitano del Team Bahrain Merida.

Nibali è ora al secondo posto nella classifica generale a 1’54’’ da Carapaz, con Roglic che segue a 2’16’’ ed è ancora pericoloso vista la cronometro di Verona che domenica chiuderà il Giro d’Italia.