Il Giro di Svizzera che si è concluso ieri a Goms ha confermato una volta di più il fresco talento di Egan Bernal. Lo scalatore della Ineos ha dominato la corsa a tappe elvetica, proiettandosi verso il Tour de France con un ruolo in grande crescita.

Bernal ha fatto vedere di essere ad un altro livello rispetto agli avversari che ha trovato in Svizzera, dando l'impressione di non spremersi neanche al massimo in alcune situazioni, ma nonostante ciò ha tenuto i piedi per terra. Il 22enne colombiano si è mostrato molto tranquillo, fedele allo stile che ha fatto conoscere in questi primi anni di carriera, con poche parole, nessuna polemica e tanti fatti.

Bernal: 'Tutto sotto controllo'

Egan Bernal si è affacciato al mondo del grande Ciclismo con la considerazione del predestinato, del talento puro, e si è guadagnato anche molti apprezzamenti per il suo modo di fare, sempre umile ed equilibrato, molto maturo per un ragazzo della sua età che sta già arrivando ai vertici. Il giovane colombiano sembra proprio avere tutto, gambe e testa, per diventare un campione in grado di segnare un'epoca, e le vittorie alla Parigi-Nizza e al Giro di Svizzera in questa prima parte di stagione hanno confermato le sue capacità.

Nella corsa elvetica Bernal ha staccato tutti gli avversari diretti nei due arrivi in salita, ha corso una crono molto convincente e si è limitato a gestire la situazione nell'ultima tappa di montagna, durante la quale ha seguito Rohan Dennis senza mai rilanciare.

È vero che in Svizzera non ha trovato i grandi favoriti del prossimo Tour de France, ma la prova di forza e di maturità del giovane colombiano è stata chiara: "Ho recuperato al meglio dopo la crono, mi sentivo bene. Bisogna sempre rispettare la corsa ma non ho mai davvero avuto paura - ha dichiarato l'atleta del Team Ineos dopo l'ultima frazione del Giro di Svizzera, confermando l'impressione di una gestione di corsa senza particolari affanni - Tutto era sotto controllo.

Sono soddisfatto del mio livello di quest'anno, ho disputato tre corse a tappe del World Tour e sono salito tre volte sul podio", ha aggiunto il colombiano.

'Rispetto Geraint Thomas'

A dispetto di un campo di avversari non eccezionale, la vittoria di Bernal in Svizzera ha grande valore pensando alle traversie che ha passato il 22enne colombiano in questa stagione in cui ha dovuto riprogrammare il suo calendario dopo l'infortunio di inizio maggio.

"Poco prima della corsa ho avuto un brutto incidente e non sono potuto andare al Giro d'Italia - ha ricordato Bernal - Quindi venire qui e vincere è davvero bello per me e per la squadra. È una delle gare più importanti che ho vinto. Sono davvero felice e fiducioso per le prossime corse", ha continuato lo scalatore sudamericano.

Bernal ha mantenuto un profilo molto basso quando gli è stato chiesto del suo ruolo al prossimo Tour de France. Il Team Ineos ha dovuto fare i conti con l'incidente che ha tolto di mezzo Chris Froome, e con la caduta che ha rallentato la marcia di avvicinamento di Geraint Thomas.

Nonostante le difficoltà dei compagni e la sua chiara vittoria in Svizzera, Bernal è rimasto molto umile e rispettoso dei rapporti in squadra, riconoscendo pubblicamente lo status del campione in carica: "È la squadra che prende le decisioni e il nostro leader per il Tour è Geraint Thomas, che io rispetto tantissimo", ha dichiarato il talento 22enne.