Niente volata a Lucca. Dopo Fossano e Andora, il Giro d'Italia prometteva una nuova occasione a disposizione delle ruote veloci del gruppo. La corsa è però sfuggita di mano alle squadre degli sprinter più forti. Dopo la salita al Passo del Bracco, in cui la Alpecin ha aumentato il ritmo, è partita una fuga che ha trovato il gruppo un po' impreparato. La Lidl Trek di Milan ha reagito, ma i team degli altri sprinter hanno tardato a collaborare e i quattro fuggitivi sono così andati a giocarsi il successo di tappa. Pietrobon ha cercato il colpo da finisseur nel finale, ma è stato raggiunto a poche pedalate dal traguardo e il successo è andato al francese della Cofidis Benjamin Thomas.

"È stata una fuga incredibile, ho rischiato di perdere quando Pietrobon ha attaccato" ha commentato Thomas nel dopo corsa.

Thomas: 'Ho ripensato a quella tappa del Tour'

Francese, classe '95, Benjamin Thomas si divide tra il ciclismo su strada e la pista, che lo vedrà tra i grandi protagonisti tra tre mesi alle Olimpiadi casalinghe di Parigi. Il corridore della Cofidis è uno specialista dell'inseguimento e delle prove endurance, e nella fuga di oggi ha ritrovato le sensazioni del quartetto su pista.

"È stato come un lungo inseguimento a squadre. E' stata una fuga incredibile. Il finale è stato molto difficile, siamo andati a fondo" ha raccontato Thomas, che ha temuto lo stesso epilogo di una tappa del Tour de France di due anni fa, quando fu raggiunto a pochi metri dall'arrivo dopo una bella fuga.

"Ho ripensato a Carcassonne, mi sono detto che stavolta poteva essere la mia giornata.

Ho rischiato di perdere quando ha attaccato Pietrobon" ha dichiarato il vincitore.

L'altra faccia della medaglia della giornata odierna è la delusione dei velocisti, che hanno perso l'occasione di giocarsi una vittoria che sembrava loro promessa. Tim Merlier, vincitore due giorni fa a Fossano, è stato un po' critico con le altre squadre.

"Ho visto alcune strane tattiche, e poi vedi che va a finire così. Se non si lavora bene insieme, ovviamente quella fuga andrà all'arrivo. Non riesco quasi a credere che ce l'abbiano fatta, perché anche noi siamo andati molto veloci nel gruppo" ha commentato il belga della Soudal Quickstep. Merlier ha poi rivolto una critica più diretta alla Alpecin per come ha impostato la corsa nel tratto di salita al Passo del Bracco. "Avevano la tattica di far staccare altri velocisti ed hanno colpito duramente la nostra squadra" ha dichiarato Merlier.

La Alpecin tira sul Bracco, poi parte la fuga

Per questa quinta tappa da Genova a Lucca, il Giro d'Italia ha proposto un percorso adatto ai velocisti, con la salita al Passo del Bracco dopo circa sessanta chilometri e poi il passaggio in Toscana con la facile ascesa di Montemagno nel finale.

La corsa è partita da Genova con un bel sole e con la fuga di Mattia Bais, Simon Geschke, Lewis Askey e Manuele Tarozzi. La situazione si è movimentata sulla salita al Bracco, quando la Alpecin ha intensificato il ritmo cercando di mettere in difficoltà alcuni velocisti. Jakobsen è stato il primo a staccarsi, e nell'ultima parte della scalata anche Ewan, Gaviria e Merlier hanno perso contatto dal gruppo.

L'azione dei compagni di Groves ha portato all'annullamento della fuga iniziale, ma dopo il Gpm la situazione si è calmata e tutti i ritardatari sono rientrati. Ne hanno allora approfittato Benjamin Thomas, Michael Valgren, Enzo Paleni e Andrea Pietrobon, partiti in una nuova azione d'attacco.

Il quartetto ha guadagnato rapidamente un minuto e mezzo di vantaggio prima della riorganizzazione del gruppo, guidato dalla Lidl Trek. I compagni di Milan non hanno però trovato una pronta collaborazione da parte delle altre squadre dei velocisti e questo ha permesso ai fuggitivi di scollinare il Montemagno con ancora un minuto di vantaggio.

Thomas, Valgren e Paleni hanno spinto a fondo, mentre Pietrobon è rimasto passivo, ma anche in tre i fuggitivi hanno difeso gli ultimi secondi per giocarsi tra di loro la vittoria. Pietrobon ha cercato di approfittare della situazione scattando nelle ultime centinaia di metri, ma gli altri hanno reagito e il corridore della Polti si è un po' piantato nel finale.

Benjamin Thomas ha così fatto valere il suo spunto vincente, conquistando il successo davanti a Valgren. Milan ha vinto lo sprint del gruppo per il quinto posto, un risultato amaro visto l'andamento della corsa.