Il Tour de France ha incoronato Caleb Ewan ed Egan Bernal per la classica e spettacolare conclusione a Parigi. Il velocista australiano si è preso il trono dello sprinter più forte del gruppo centrando la sua personale tripletta di tappe, da aggiungere alle due già vinte al Giro d’Italia. Ewan ha avuto ragione di Dylan Groenewegen dopo un’emozionante rimonta che ha visto entrambi superare altri tre corridori nelle ultime battute. Viviani non è invece riuscito ad inserirsi nella mischia e non ha sprintato. Egan Bernal non ha avuto problemi a portare al traguardo la sua maglia gialla diventando il primo colombiano a vincere il Tour de France.

Tour de France, il giorno della festa

L’arrivo parigino del Tour de France è andato nel solco della tradizione, mescolando l’agonismo di un ultimo sprint ad alta tensione con i brividi dei ricordi di queste tre settimane su cui va a calare il sipario. La corsa è partita festeggiando i protagonisti di questo Tour, il vincitore Egan Bernal, i suoi compagni, le maglie di leader delle varie classifica, poi una volta entrati nel suggestivo circuito finale di Parigi il gruppo ha cominciato a viaggiare a tutta velocità.

In quattro hanno provato l’azione da lontano: Nils Politt (Katusha), Jan Tratnik (Team Bahrain), Omar Fraile (Astana) e Tom Scully (EF). Il gruppo però non ha mai concesso più di una trentina di secondi, con le squadre dei velocisti intenzionate a non correre rischi e a non perdere una delle occasioni più importanti per ogni sprinter, quella di conquistare il traguardo dei Campi Elisi.

Sprinta ancora Ewan

Il quartetto al comando è stato raggiunto nel corso del penultimo giro, quando Sonny Colbrelli (Team Bahrain) è stato costretto ad una sosta e ad un difficile recupero scortato anche da Nibali.

Il finale è stato poi condizionato da un errore della Deceuninck Quickstep. Viviani e i compagni che dovevano guidarlo si sono infatti disuniti.

Il velocista veronese è rimasto escluso dai giochi per lo sprint ed è stato invece Boasson Hagen (Dimension Data) a lanciarsi per primo sul rettilineo finale dei Campi Elisi. Il norvegese è stato subito affiancato da Richeze (Deceuninck) e Bonifazio (Total), ma da dietro sono rinvenuti a doppia velocità Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Dylan Groenewegen (Jumbo Visma). In un finale spettacolare il guizzo vincente è stato di Ewan che ha centrato così il suo terzo successo in questo Tour. Groenewegen si è dovuto accontentare del secondo posto davanti ad un bravo Bonifazio.

Bernal e Thomas sono arrivati insieme in un ideale passaggio di consegne che ha incoronato il giovane colombiano, il primo corridore del suo paese a vincere la corsa di Ciclismo più importante al mondo.

Poi è stata di nuovo festa con il podio e le maglie, con Sagan per la settima volta in verde, un record assoluto, e Bardet a pois. Alaphilippe è stato decretato come il super combattivo, un premio meritato ad un corridore che ha entusiasmato i francesi e non solo. La Movistar si è portata a casa la classifica a squadre, mentre Bernal si è preso anche la maglia bianca dei giovani. Infine il giovane colombiano è salito sul podio con Thomas e Kruijswijk, aprendo quella che potrebbe diventare la sua era, vista la giovanissima età, appena 22 anni, e il talento smisurato che tutti gli riconoscono.