All’ultima occasione disponibile Vincenzo Nibali ha lasciato la firma del campione su questo Tour de France per lui così difficile. Nella breve tappa di Val Thorens, accorciata per le frane sul percorso, il capitano del Team Bahrain ha staccato i compagni di fuga e resistito al rientro del gruppetto degli uomini di classifica per una manciata di secondi. Egan Bernal non ha avuto problemi a portare al traguardo la maglia gialla conquistata nella rocambolesca tappa di ieri, ed anche la lotta per le altre posizioni sul podio si è decisa ben presto con la crisi di Alaphilippe che ha fatto così spazio a Geraint Thomas e Steven Kruijswijk.

Tour de France, una mini tappa a Val Thorens

Dopo la sospensione della tappa di ieri che avrebbe dovuto portare il gruppo a Tignes, anche l’ultima frazione di montagna è stata condizionata dal tempo. La corsa si è svolta in buona parte sotto il sole, ma alcune frane hanno costretto a dimezzare il percorso e tagliare la scalata al Cormet de Roselend. La tappa si è così ridotta alla sola scalata finale verso Val Thorens, una trentina di chilometri, preceduta da un breve tratto di piano.

La corsa è entrata subito nel vivo con diversi attacchi da cui è scaturita una fuga di 29 corridori tra cui Nibali, Viviani, Bettiol, Bonifazio, Zakarin, Woods, Rui Costa, Gallopin e Teuns. In gruppo è stata la Jumbo Visma di Kruijswijk a prendere decisamente in mano le operazioni con il chiaro intento di portare il proprio leader all’assalto del podio.

Prima Bennett e poi De Plus hanno impresso un ritmo molto sostenuto scremando velocemente il gruppo.

Alaphilippe cede, Nibali risorge

La lunga salita finale di Val Thorens, con alcuni tratti impegnativi spezzati da diversi falsipiani, ha fatto selezione anche tra i fuggitivi. Solo Nibali, Zakarin, Woods, Gallopin, Perichon e Fraile sono rimasti al comando finché il capitano del Team Bahrain ha allungato ancora provocando lo strappo decisivo a 13 km dall’arrivo.

Nessuno è stato in grado di reagire all’accelerata di Nibali, che è rimasto da solo al comando proprio mentre in gruppo Alaphilippe è andato in crisi. Il corridore che ha fatto sognare tutta la Francia si è staccato da un gruppo comprendente ancora una ventina di uomini e la Jumbo ha insistito per spingerlo definitivamente giù dal podio. Simon Yates, poi Barguil e Quintana, hanno animato gli ultimi 10 km di salita con un breve giro di scatti, ma poi la Bora ha ripreso un ritmo regolare con Muhlberger.

La situazione di relativa calma ha avvantaggiato un Nibali ancora in spinta che nonostante un’ultima rampa un po’ sofferta ha messo le mani sull’ennesima vittoria di classe e orgoglio della sua carriera.

La Movistar ha provato a riaprire i giochi ormai troppo tardi, prima con Landa e poi con la classica volata lunga di Valverde, arrivato a 9’’ da Nibali. Appena dietro Thomas ha sancito il passaggio di consegne con Egan Bernal, mai in pericolo in quest’ultima tappa di montagna. Kruijswijk dopo il lungo lavoro dei compagni non ha mai accelerato nel finale, ma quanto fatto gli è bastato per conquistare il primo podio in un grande giro. Alaphilippe ha concluso a poco più di tre minuti.

La classifica alla vigilia del gran finale di Parigi vede Egan Bernal trionfatore, primo colombiano a vincere il Tour. Il 22enne della Ineos sarà accompagnato sul podio da Thomas e Kruijswijk, con la sorpresa Buchmann al quarto posto e Alaphilippe sceso al quinto. Primo italiano è Fabio Aru, al quattordicesimo posto.