Nel giorno che ha sancito la fine del sogno in maglia gialla di Julian Alaphilippe e il ritiro di Thibaut Pinot è stato soprattutto il meteo a fare da protagonista al Tour de France. La tappa numero 19 doveva arrivare a Tignes, ma si è fermata in cima al colle dell’Iseran, con la comunicazione arrivata ai corridori diversi chilometri dopo il transito dal punto che è stato considerato come l’arrivo della corsa. A motivare questa clamorosa decisione presa d’accordo tra l’organizzazione e la giuria è stata una violenta grandinata che ha provocato anche uno smottamento sulla strada in fondo alla discesa dell’Iseran.

Egan Bernal, rimasto da solo sulla salita, ha così conquistato in maniera rocambolesca la sua prima maglia gialla, scalzando Julian Alaphilippe.

Tour de France, Pinot si ferma

La tappa numero 19 del Tour de France era attesa come una sfida cruciale per decidere le sorti di una corsa ancora equilibrata ed incerta come non avveniva da molti anni. Da Saint Jean de Maurienne la corsa avrebbe dovuto portare a Tignes attraverso 130 chilometri e la salita dell’Iseran, ad oltre 2700 metri di quota.

La corsa è partita con l’amara notizia dell’abbandono di Thibaut Pinot, quinto in classifica e apparso come il corridore più forte sui Pirenei. Sofferente per un problema muscolare il corridore francese è stato costretto in lacrime a ritirarsi.

La corsa è partita con tanti scatti che hanno portato a formarsi una fuga di oltre venti corridori, tra cui Nibali, Caruso, Aru, Barguil, Simon Yates e due uomini della top ten della classifica come Rigoberto Uran e Alejandro Valverde.

Alaphilippe, addio giallo

La Ineos ha preso il comando delle operazioni in gruppo e non ha voluto concedere spazio alla fuga. L’Iseran ha spezzato sia il drappello dei fuggitivi che il gruppo della maglia gialla, con Alaphilippe rimasto ben presto senza compagni di squadra. La Ineos ha lavorato a lungo ai fianchi per poi proporsi con un allungo di Geraint Thomas che però non ha fatto grandi danni.

E’ stato invece il rilancio di Egan Bernal a rompere definitivamente l’equilibrio.

Come ieri l’azione del colombiano è diventata sempre più incalzante e Alaphilippe ha ceduto nettamente. Bernal è andato a riprendere e staccare tutti i fuggitivi, con Adam Yates che è stato l’ultimo a cedere. Dietro la Jumbo Visma ha cercato di limitare i danni con il lavoro di De Plus per Kruijswijk di cui hanno beneficiato anche Thomas, Buchmann e Landa, con Alaphilippe ad arrancare più indietro con tutto l’orgoglio possibile.

In vetta Bernal è transitato da solo con circa un minuto sul gruppetto di Thomas e due su Alaphilippe, che si è gettato nella discesa per riprendersi quella maglia gialla virtualmente passata sulle spalle del colombiano. Ma ormai oltre metà della picchiata verso la Val d’Isere è arrivata la comunicazione che ha fermato la corsa. Una violenta grandinata e una frana hanno reso impraticabile la strada nella zona di Val d’Isere e costretto ad annullare la parte restante della tappa e la scalata a Tignes.

Molti corridori non hanno apprezzato questa decisione, soprattutto il ritardo con cui è stata comunicata che ha di fatto falsato la corsa.

La giuria ha deciso di non assegnare la vittoria di tappa, ma di considerare per la classifica generale i distacchi acquisiti sull’Iseran. Egan Bernal ha così conquistato la maglia gialla con 45'' su Alaphilippe alla vigilia dell'ultima tappa di montagna, quella di Val Thorens.

Classifica generale

  • 1 Egan Bernal
  • 2 Julian Alaphilippe a 45''
  • 3 Geraint Thomas a 1'03''
  • 4 Steven Kruijswijk a 1'15''
  • 5 Emanuel Buchmann a 1'42''.