Mancano ancora un paio di mesi alla tradizionale data in cui si presenta il percorso del Giro d’Italia della stagione successiva, ma sono già molte le notizie che circolano sui luoghi che saranno visitati dalla corsa rosa. È già ufficiale la partenza dall’estero, con un trittico di tappe in Ungheria. Il ritorno in Italia sarà in Sicilia, dove si stanno mettendo le basi per una frazione davvero unica. Il progetto siciliano prevede una cronoscalata all’Etna, ma non con il classico arrivo al Rifugio Sapienza, bensì salendo fino a 2800 metri di quota su una strada sterrata.
Giro d’Italia, da Budapest ad un inedito Etna
La partenza del Giro d’Italia 2020 è già stata presentata ufficialmente da tempo. La corsa inzierà sabato 9 maggio con una cronometro individuale di nove chilometri e mezzo a Budapest. Nei due giorni successivi saranno in programma altrettante tappe dedicate ai velocisti, con arrivi a Gyor e Nagykanizsa. Concluso il trittico ungherese la corsa rosa approderà in Italia, quasi certamente in Sicilia.
Nell’isola potrebbero essere in programma tre tappe e per una di queste c’è un progetto assolutamente inedito e spettacolare. L’idea è quella di una cronoscalata all’Etna, non al classico Rifugio Sapienza ma ai 2850 metri di Pian delle Concazze dopo un percorso di 27 km e mezzo, con gli ultimi 8,7 su sterrato e tratti con pendenze fino al 22%.
Il progetto ha ricevuto la valutazione positiva del vulcanologo Marco Neri. “Da un punto di vista vulcanologico la salita è tecnicamente fattibile” ha dichiarato lo studioso al sito Meridionews. “Le attività eruttive tipiche di questo vulcano rimangono per gran parte dell’anno compatibili con la gara” ha aggiunto Neri.
Il dossier della candidatura di questa inedita tappa che porterebbe la corsa in uno scenario irreale e suggestivo è già pronta.
Il Giro potrebbe quindi vivere subito nei suoi primi giorni un appuntamento non solo affascinante ma anche di particolare importanza per le sorti della classifica generale.
Le opzioni Zoncolan, Stelvio e Finestre
Dopo la Sicilia la corsa risalirà la penisola tra Appennini e Adriatico. Un arrivo interessante ai fini della classifica potrebbe essere a Roccaraso, dove il Giro d’Italia ha già fatto tappa nel 2016 con vittoria di Tim Wellens.
La fase decisiva sarà come sempre sulle Alpi, ed anche qui le anticipazioni indicano le altissime quote e lo sterrato tra i fattori chiave del Giro, una scelta molto rischiosa da parte degli organizzatori per via delle condizioni climatiche. Le grandi montagne della seconda parte del Giro dovrebbero iniziare dal Friuli con un possibile ritorno dello Zoncolan o un’opzione più nuova ma altrettanto interessante come il Monte Matajur. Potrebbe esserci un arrivo sulla Marmolada per un classico tappone dolomitico e per chiudere questa fase della corsa una frazione con lo Stelvio da Trafoi e la scalata finale ai Laghi di Cancano, sopra a Bormio.
Dopo un paio di tappe più morbide il gran finale del Giro d’Italia 2020 arriverà in Piemonte.
L’ultima frazione di montagna si preannuncia più spettacolare che mai, con il possibile ritorno del Colle delle Finestre e l’arrivo su un’altra salita sterrata ad altissima quota, il Monte Fraiteve. L’ultimo giorno di corsa dovrebbe tornare al più classico arrivo di Milano.