La Vuelta Espana è stata subito messa sottosopra dai favoriti al successo finale che si sono dati battaglia già nella seconda tappa, la prima in linea dopo la cronosquadre di ieri vinta dalla Astana. È bastata una salita di 3 km a far esplodere la corsa e a portare poi all’attacco di sei dei big della corsa: Quintana, Aru, Roglic, Uran, Roche, Nieve. La Astana di Lopez si è mostrata imprevedibilmente molto vulnerabile e l’azione è andata al traguardo di Calpe. Quintana ha staccato tutti nel finale precedendo Roche che ha conquistato la maglia rossa di leader.

Vuelta Espana, subito battaglia

La Vuelta ha presentato il suo volto imprevedibile fin dall’inizio. Dopo le cadute della cronosquadre che ieri ha aperto la corsa, oggi nella Benidorm – Calpe sono arrivate altre sorprese. La corsa prevedeva tre Gpm e diversi saliscendi, con l’Alto del Puig Llorenca, una salita di 3 km al 9%, nella parte finale del percorso.

La tappa ha visto una fuga di quattro corridori prendere il largo nelle fasi iniziali.

A provarci sono stati Sander Armèe, Angel Madrazo, Jonathan Lastra e Willie Smit. La corsa è andata via a buon ritmo confermandosi decisamente troppo dura per le ruote veloci del gruppo. La fuga è stata tenuta sotto controllo fino ad essere annullata ai piedi della salita del Puig Llorenca, ad una trentina di chilometri dall’arrivo.

La corsa è esplosa in maniera eclatante sull’ascesa: Formolo e Latour sono stati i più aggressivi per fare selezione, ma anche Alejandro Valverde si è portato davanti per rendere la corsa più dura scollinando davanti a tutti.

Aru convincente

Il gruppo principale si è ridotto ad una ventina di corridori, ma al termine della discesa la situazione è cambiata nuovamente con l’attacco di due dei grandi favoriti alla vittoria finale, Primoz Roglic e Nairo Quintana, in compagnia di Nicolas Roche, Rigoberto Uran, Mikel Nieve e Fabio Aru.

Lo scalatore sardo si è aggregato all’ultimo, riuscendo a rimettersi nella bagarre come non gli succedeva da ormai tanto tempo. Il sestetto ha marciato a buon ritmo superando gli ultimi saliscendi, mentre nel gruppetto inseguitore la maglia rossa Miguel Angel Lopez si è trovato quasi subito senza compagni dopo aver sfruttato Ion Izagirre. La Astana, che sembrava una vera corazzata, ha mostrato segni di debolezza davvero inattesi mettendo a forte rischio la posizione del suo leader. Lopez è dovuto intervenire personalmente tirando per chilometri e chilometri per limitare il passivo.

A tre chilometri dall’arrivo Quintana ha approfittato di un attimo di distrazione degli avversari per guadagnare qualche metro.

I tentativi di rincorsa di Roche e di Uran e una progressione finale di Roglic non sono bastati per riaprire i giochi e il colombiano della Movistar è così andato a vincere sul traguardo di Calpe. Il secondo posto è stato sufficiente però a Roche per conquistare la maglia rossa, poi Roglic, Uran, un Aru mai così convincente da un paio d’anni in qua, e Nieve. Il gruppetto di Lopez, con anche Valverde, Chaves e Formolo tra gli altri, è arrivato a 37’’.

Già in grave ritardo sono arrivati Kruijswijk e Fuglsang a 1’43’’, mentre Poels e Geoghegan Hart sono sprofondati a dieci minuti cancellando subito la Ineos dai giochi per la classifica generale.